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Ambiente, città calabresi tra le peggiori d`Italia

LAMEZIA TERME Lo stato di salute degli agglomerati calabresi? Cattivo. Tutti i capoluoghi di provincia – fa eccezione solo Cosenza – finiscono sul fondo della classifica stilata da Legambiente. L`e…

Pubblicato il: 17/10/2011 – 14:14
Ambiente, città calabresi tra le peggiori d`Italia

LAMEZIA TERME Lo stato di salute degli agglomerati calabresi? Cattivo. Tutti i capoluoghi di provincia – fa eccezione solo Cosenza – finiscono sul fondo della classifica stilata da Legambiente. L`ecosistema urbano calabrese non gode di buona salute. Incluso il cosiddetto “modello Reggio”. La nuova graduatoria, contenuta nel rapporto presentato a Genova, si basa su dati ereditati dalle “nuove” amministrazioni comunali. Così, se Cosenza si piazza a metà classifica tra le piccole città (quelle con meno di 80mila abitanti) il “merito” va alle amministrazioni di centrosinistra che si sono succedute negli ultimi anni: bocciate dai cittadini e parzialmente promosse da Legambiente.

DIFFERENZIATA KO
Domani la commissione parlamentare sui rifiuti arriverà a Crotone. Sarà accolta, virtualmente, dai dati rilevati sulla raccolta differeziata. Più che insufficienti, sono quasi nulli. Nonostante gli investimenti milionari, i livelli sono tra i più bassi d`Italia. E, tanto per non smentirsi, Reggio Calabria ha il dato peggiore (8,4%), seguita da Vibo Valentia (9,8), Cosenza (10,9: qui la differenziata è stata lanciata per la terza volta negli ultimi anni), Crotone (15) e Catanzaro (16,1%). Chiariamo: il limite fissato dall`Europa per il 2010 era il 55%. E solo 14 amministrazioni (tra le 104 valutate da Legambiente) l`hanno raggiunto. Un disastro generalizzato, in cui la Calabria riesce a “distinguersi”.

CHE FINE FA L`ACQUA?
“Ecosistema urbano” si occupa anche dell`acqua. E sono dolori. Il dato più clamoroso è quello della dispersione. In questo caso, il record negativo appartiene a Cosenza: nel capoluogo bruzio la differenza tra l`acqua immessa nella rete e l`acqua consumata è del 73%. La peggiore performance del Paese. Anche Reggio Calabria e Catanzaro sono messe male, perché “perdono” circa il 40% dell`acqua. Va un po` meglio a Crotone (26% di dispersione), mentre non ci sono dati su Vibo.

MOBILITÀ SU DUE RUOTE
Le due ruote, invece, non esistono. Impossibile, o quasi, spostarsi in bici su percorsi “dedicati”. Vale per tutta la Calabria. Non ci sono piste ciclabili, né servizi di bike-sharing (a Cosenza ci avevano provato, ma poi il progetto si è perso nelle stanze del Comune) o cicloparcheggi di interscambio. Insomma, i cittadini sono costretti a usare l`automobile. E per chi vuole passeggiare a piedi è quasi peggio. Le isole pedonali sono praticamente inesistenti, o ridotte all`osso. In questo caso, la punta di diamante (si fa per dire…) è Cosenza, che ha 0,86 metri quadrati per abitante di superficie stradale pedonalizzata.

LA CLASSIFICA DELLE CALABRESI

1. Cosenza 49,33
2. Catanzaro 31,65
3. Reggio C. 30,44
4. Crotone 23,42
5. Vibo V. 20,68

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