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De Magistris indagato a Salerno

Non è l`indagine di Roma a costringere i giudici di Salerno a sentire l`ex pm Luigi De Magistris non più come teste ma come persona indagata per reato connesso. È quanto emerso durante la delicata …

Pubblicato il: 18/10/2011 – 12:36
De Magistris indagato a Salerno

Non è l`indagine di Roma a costringere i giudici di Salerno a sentire l`ex pm Luigi De Magistris non più come teste ma come persona indagata per reato connesso. È quanto emerso durante la delicata udienza tenutasi ieri a Salerno nell’ambito del processo che vede imputati magistrati, politici e professionisti calabresi accusati a vario titolo di corruzione in atti giudiziari, corruzione e falso ideologico, in riferimento al presunto scippo delle indagini Why Not e Poseidone condotte da De Magistris quando era pm a Catanzaro. Ieri l`attuale sindaco di Napoli, che si è costituito parte civile, doveva essere ascoltato  in aula come teste. Invece, in apertura dell`udienza, il pm Rocco Alfano ha sollevato una decisiva eccezione sul ruolo di De Magistris. In particolare la pubblica accusa ha chiesto ai giudici salernitani di sentire l`ex pm come “imputato di reato collegato a quello per cui si procede”. È noto infatti che De Magistris è indagato a Roma con l`accusa di abuso d`ufficio,  insieme al consulente informatico Gioacchino Genchi, per la presunta illecita acquisizione dei tabulati di alcuni parlamentari, tra cui Prodi, Mastella, Rutelli e Giancarlo Pittelli. L`8 novembre si terrà l`udienza nella Capitale. In teoria quindi per il 19 novembre (giorno in cui si tornerà in aula a Salerno) qualora il gup di Roma dovesse prosciogliere De Magistris dalle accuse, il problema sarebbe superato. Invece così non è. Il pm Alfano ha sottolineato nel suo intervento che nella Procura di Salerno pendono alcuni procedimenti penali connessi alla vicenda oggetto del processo. Indagini che potrebbero essere disvelate prima dell`udienza del 19  novembre. Per questo De Magistris dovrà essere sentito con le garanzie previste dall`articolo 210 del codice di procedura penale. Una decisione accolta con favore dagli avvocati Mario Murone e Sergio Rotundo che assistono l`ex procuratore aggiunto di Catanzaro Salvatore Murone e il parlamentare Giancarlo Pittelli. Sotto processo sono finiti anche l’ex procuratore generale facente funzioni di Catanzaro Dolcino Favi, l’imprenditore Antonio Saladino, l`attuale sottosegretario Giuseppe Galati. Dal processo è stata stralciata la posizione del procuratore di capo di Catanzaro all’epoca dei fatti, Mariano Lombardi, deceduto pochi mesi fa. Il figlio della sua compagna (sono imputati entrambi) è diventato socio di Pittelli in una società di servizi legali e immobiliari, e avrebbe ottenuto anche incarichi al ministero delle Attività Produttive grazie ai decreti vergati proprio da Galati.

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