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Il Pd chiama a raccolta tutte le forze sociali per evitare il dissesto finanziario al Comune di Reggio

REGGIO CALABRIA «Se Arena e Scopelliti non sono in grado di risolvere la situazione si dimettano». La relazione degli ispettori del ministero dell’Economia sullo stato finanziario del comune di Reg…

Pubblicato il: 18/10/2011 – 23:49
Il Pd chiama a raccolta tutte le forze sociali per evitare il dissesto finanziario al Comune di Reggio

REGGIO CALABRIA «Se Arena e Scopelliti non sono in grado di risolvere la situazione si dimettano». La relazione degli ispettori del ministero dell’Economia sullo stato finanziario del comune di Reggio fa insorgere il Partito democratico. L’ispezione, condotta dai dirigenti Giovanni Logoteto e Vito Tatò, ha ufficializzato infatti una verità da molti anni denunciata dal Pd reggino, sempre negata però dalle amministrazioni di centrodestra che si sono succedute a Palazzo San Giorgio. I numeri parlano chiaro: sono 170 i milioni di disavanzo accumulati dal “modello Reggio” nel corso degli anni, una situazione debitoria preoccupante a cui, secondo gli ispettori, vanno aggiunte pesante irregolarità contabili e il ricorso a meccanismi artificiosi per nasconderle. «Purtroppo per Reggio avevamo ragione, la situazione devastante in cui versa il Comune è stata accertata – commenta Girolamo De Maria, coordinatore provinciale del Pd -. Noi siamo stati i primi a denunciarla in questi anni, ma il centrodestra ha sempre frapposto un muro di gomma che ha impedito di conoscere la verità». Un vaso di Pandora scoperchiato da una interpellanza al Parlamento del Pd per conoscere la reale situazione economica dell’ente comunale. «Quello che è venuto fuori – continua De Maria – non è il “sistema Fallara”, come vogliono farci credere, ma il “modello Reggio”, un modello che ha governato la città in tutti questi anni. È evidente che a risponderne devono essere i vertici politici». Chiaro il riferimento a Scopelliti: «L’attuale governatore è stato il protagonista indiscusso di un sistema gelatinoso fatto di privilegi e benefici per pochi a scapito della città». Il consigliere regionale dei democrat, Demetrio Battaglia, richiama anche il sindaco Arena alle sue responsabilità: «Ha il dovere morale di avanzare delle proposte serie per risolvere il problema. In città esistono le intelligenze per tirarci fuori da questo baratro. Sempre che non si vogliano chiedere ai cittadini, neonati compresi, mille euro a testa». Fatti due rapidi conti, questa sarebbe la cifra che ogni reggino dovrebbe ipoteticamente tirare fuori per sanare il debito. «L’operazione verità che invochiamo da tempo ormai non serve più – commenta amaro il consigliere comunale Giuseppe Falcomatà -, adesso vogliamo una presa di responsabilità da parte di chi amministra. Chi si è macchiato di questi crimini contro la città deve chiedere scusa. Per anni le casse comunali sono state usate come un bancomat». Una situazione occultata per anni, per la quale adesso anche il ministero dell’economia chiede una risposta. «I bilanci furono difesi da Scopelliti – dice Nicola Irto, consigliere comunale Pd – oggi viene palesemente contraddetto. Non è possibile che chi ha governato non sapesse nulla. La realtà è che chi ha percepito somme non dovute oggi ricopre incarchi amministrativi e istituzionali in Regione». L’indignazione fra i dirigenti del Pd è palpabile. Così come è grande la preoccupazione per un debito la cui consistenza non è ancora certa. Secondo Demetrio Naccari Carlizzi, «ai 170 milioni accertati bisogna aggiungere anche i debiti relativi al comparto idropotabile (Sorical, Acquereggine, ndr) più gli interessi passivi dello swap, l’obbligazione contratta dal Comune che probabilmente non è stata pagata». Cifre astronomiche, confermate anche da Seby Romeo, l’ex consigliere comunale che insieme a Naccari Carlizzi un anno fa aveva presentato un esposto in procura sulle presunte irregolarità dei bilanci di Palazzo San Giorgio: «Ci sono altre somme non inserite nel falso bilancio del 2009. Se conteggiate, il debito supererebbe i 500 milioni di euro». Poi una piccola rivincita personale: «Per anni ci hanno insultato, ma la realtà parla di risorse pubbliche utilizzate per fini oscuri. Scopelliti dice di voler esportare il “modello Reggio”, mi pare sia arrivato il momento di fermare questo delirio». Il 29 ottobre, il Pd organizzerà una iniziativa popolare a Reggio, con l’intento di chiamare a raccolta tutte le forze della città in grado di reagire a una situazione davvero drammatica.

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