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«Per Occhiuto molti annunci e zero risultati»

COSENZA Anche i simboli hanno il loro valore. E vedere la coalizione che sosteneva Enzo Paolini alle comunali di Cosenza stretta attorno al suo leader, nella segreteria della sfida elettorale persa…

Pubblicato il: 19/10/2011 – 16:39
«Per Occhiuto molti annunci e zero risultati»

COSENZA Anche i simboli hanno il loro valore. E vedere la coalizione che sosteneva Enzo Paolini alle comunali di Cosenza stretta attorno al suo leader, nella segreteria della sfida elettorale persa, era il modo per lanciare un messaggio forte. «La nostra sintonia – ha spiegato l`avvocato – non è scalfita dalle posizioni individuali su singoli argomenti. Siamo qui per rappresentare il 48% della città e cercheremo di farlo al meglio».
In effetti le ultime settimane sono state un po` burrascose: Roberto Sacco ha minacciato di abbandonare il gruppo “Uniti per Paolini sindaco” (ma ieri ha spiegato, suscitando un pizzico di incredulità, che gli basterebbe cambiasse nome, per questioni legate più alla politica nazionale che al Comune di Cosenza), Giovanni Cipparrone ha esternato pubblicamente contro la scelta di Paolini di rinunciare alla parking card riservata ai consiglieri comunali. Insomma, l`impressione non era proprio quella di una grande compattezza. C`era bisogno di farsi vedere tutti insieme e i consiglieri hanno risposto “presente”.

CHI COMANDA AL COMUNE?
Cipparrone, uno tra i più indiziati di un possibile “strappo”, ha voluto rilanciare: «Delle nostre fibrillazioni sapete tutto perché sono pubbliche e trasparenti. Quelle che vive il centrodestra, invece, sono nascoste ma non per questo meno laceranti. Stanno litigando per la poltrona di presidente dell`Amaco. Ci sono forze politiche note della nostra città che vogliono quel posto. E non solo quello. Sarà un bel problema per Occhiuto tenerli a bada. Lo sanno bene anche i consiglieri di maggioranza, con i quali parliamo spesso». Siamo alle solite: la politica cosentina è un affare di “famiglie”. E nel centrodestra granitico solo a parole, i fratelli Gentile (praticamente una filiera istituzionale che parte dal ministero dell`Economia e finisce alla fondazione Field, passando per Regione e Comune di Cosenza) vogliono scegliere il nome del successore di Francesco Cribari. Mario Occhiuto, che sarebbe il sindaco, vuole dire la sua. E anche il “rampante” Fausto Orsomarso, dalla sua postazione di consigliere preferito del governatore (tra l`altro con la delega ai Trasporti), vuole mettere bocca. La prassi è consolidata: per l`azienda della mobilità cosentina si litiga sempre, a prescindere da chi governa. E nessuno si chiede se i bus funzionino. Stessa solfa per le recenti nomine dell`Aterp: il nuovo commissario sarebbe troppo vicino al solito Orsomarso, l`ente è un feudo storico dei Gentile e quindi i mal di pancia si sprecano mentre le case cadono a pezzi e i tassi di mancata riscossione degli affitti meritano una menzione sul Corriere della Sera.

NIENTE LINEE PROGRAMMATICHE
Nel centrodestra ci si scorna per un posto al sole e resta poco tempo per fare altro. Paolini lo sottolinea quando spiega che, di solito, dopo cento giorni di amministrazione, sono le maggioranze a spiegare ai cittadini cosa hanno fatto, mentre a Cosenza accade il contrario. «La giunta Occhiuto non può – dice il candidato del Pd – perché non ha trovato neppure il tempo di discutere le linee programmatiche. Non avrebbero saputo neppure cosa dire sul piano della prospettiva». All`appello manca, dunque, un atto fondamentale, ma chi l`ha visto, come l`ex assessore al Bilancio Maria Lucente, lo liquida in un aggettivo: «Freudiano, perché con tutto quel parlare di case, Occhiuto tradisce le sue origini professionali. E poi è un documento pieno di enunciazioni, nel quale però non si intravede un “come”».

LA TRASPARENZA CHE NON C`È
A un progetto che se non altro c`è, Enzo Paolini contrappone una serie di documenti che, invece, mancano del tutto. Sono quelli che riguardano la ricognizione del patrimonio immobiliare e i lavori pubblici. Il leader dell`opposizione ne ha fatto richiesta l`11 agosto (dopo che il consiglio comunale li aveva approvati “al buio”): ancora nessuna risposta. Stesso risultato per l`elenco (richiesto agli uffici comunali il 20 settembre) dei debiti pregressi del Comune e della tempistica con cui sono maturati. E pare «si sia perso per strada anche il documento sulla sanità votato all`unanimità in Consiglio. Il sindaco non lo ha trasmesso né al governatore, né all`Azienda ospedaliera né all`Azienda sanitaria provinciale». E intanto «non si discute di ridare dignità alla Biblioteca civica, i cui lavoratori aspettano lo stipendio da mesi, non si parla delle famiglie cosentine orfane dei buoni libro, che la Regione non ha erogato senza che il Comune abbia sopperito alla mancanza. Non si parla del sociale, dell`assistenza ai disabili, del futuro delle cooperative B e del piano della Gelmini che rischia di chiudere scuole in tutte la città». Il centrodestra tira dritto come se nulla fosse, «lancia dibattiti come quello sull`abbattimento dell`hotel Jolly o sul percorso della metro leggera». Fa annunci. Ma di risultati da presentare ai cittadini a cento giorni dall`insediamento ce ne sono pochi. E infatti la conferenza stampa la fa l`opposizione.

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