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Comune assediato dai creditori: niente soldi al terzo settore

REGGIO CALABRIA Il Comune di Reggio è sempre più sotto l’assedio dei creditori. Stamattina, ad alzare la voce sono stati gli enti del terzo settore, titolari dei servizi rivolti principalmente all’…

Pubblicato il: 20/10/2011 – 13:27
Comune assediato dai creditori: niente soldi al terzo settore

REGGIO CALABRIA Il Comune di Reggio è sempre più sotto l’assedio dei creditori. Stamattina, ad alzare la voce sono stati gli enti del terzo settore, titolari dei servizi rivolti principalmente all’assistenza a disabili e anziani. Il credito vantato nei confronti di Palazzo San Giorgio dalle varie organizzazioni di utilità sociale ammonta a tre milioni di euro. «Il momento è preoccupante – commenta Luciano Squillaci, portavoce del coordinamento degli Enti Terzo Settore -. In città si dice che la questione delle politiche sociali sia risolta, così i nostri creditori pretendono i pagamenti. In realtà, dei soldi promessi dal sindaco non c’è ancora traccia». Lo scorso 28 settembre, Arena aveva garantito l’erogazione di somme ministeriali destinate ai servizi per minori. «Ad oggi – continua Squillaci – tali spettanze non risultano ancora saldate per impedimenti tecnici, e peraltro sappiamo che i relativi importi sono in alcuni casi inferiori a quanto promesso». Una situazione che ha costretto le cooperative a depositare una diffida nei confronti del Comune. In gioco c’è l’esistenza stessa degli enti, con operatori senza stipendio in media da nove mensilità. Per Squillaci «i servizi sono già chiusi, si va avanti solo per l’abnegazione dei lavoratori e il loro senso di responsabilità. Siamo al paradosso di imprese che fungono da banca del Comune, e operatori che lavorano come volontari». Le organizzazioni sociali chiedono il 30% del credito dovuto e un piano di rientro certo: «Considerando che il sindaco ha manifestato l’impossibilità a procedere al pagamento di questa quota minima – prosegue Squillaci -, ci troviamo costretti a proseguire le azioni legali». Un’altra grana, dunque, per un comune il cui disavanzo ammonta a 170 milioni di euro, come già accertato dagli ispettori inviati dal ministero dell’Economia. Il sindaco Arena ha recentemente ribadito l’impegno dell’ente a continuare a essere il principale motore economico della città. Affermazioni alle quali i reggini reagiscono con malinconica ironia. La spilla “Vanzu sordi ru cumuni” sta diventando un triste status symbol in città. A idearla è stato Domenico Bucarelli, uno dei coordinatori di Terzo Settore: «I proventi della vendita di questi gadget andranno a formare un fondo di microcredito, per dare una concreta possibilità di aiuto a chi non ce la fa ad andare avanti».

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