GIOIA TAURO L`ennesimo ingente sequestro di sostanza stupefacente nel porto di Gioia Tauro conferma il ruolo nevralgico che lo scalo calabrese continua a esercitare nello scacchiere del narcotraffico internazionale, ma anche l`efficienza dei sistemi di controllo messi in piedi dalle forze dell`ordine. Questa volta il carico bloccato era di 54 chili di cocaina. Il sequestro, nell`ambito di un`azione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria e dalla procura della Repubblica di Palmi, è stato effettuato dai militari della Guardia di finanza e da funzionari dell`ufficio dogane nel porto di Gioia Tauro. La droga, suddivisa in 45 panetti, era nascosta in un container, che trasportava fave di cacao, proveniente dal Sudamerica e destinato in Spagna. I finanzieri del Gruppo operativo antifrode ed il personale dell`ufficio dogane hanno individuato la cocaina attraverso un monitoraggio della merce proveniente dal continente sudamericano che è stata sottoposta ad accertamenti attraverso l`utilizzo
delle apparecchiature scanner. La droga avrebbe fruttato, con la vendita al dettaglio, circa 13 milioni di euro.
x
x