La "chiamata" di Mario Oliverio per provare a ricostruire il Pd calabrese

COSENZA Mario Oliverio questa volta vuole giocare la partita in prima persona. I tatticismi e i veti incrociati del Pd calabrese lo hanno convinto che è arrivato il momento di uscire allo scoperto. L`appuntamento è per giovedì 3 novembre a Lamezia Terme quando il presidente della Provincia riunirà gran parte dei colonnelli del partito sul tema “un forte Pd  per costruire una reale alternativa di cambiamento in Calabria”. Sarà un`occasione utile per capire le reali intenzioni dei vari capicorrente sulla celebrazione dei congressi e sulla più complessiva riorganizzazione del partito che è ancora guidato dal commissario Adriano Musi. All`appello di Oliverio sono arrivate finora diverse adesioni tra cui quelle dei consiglieri regionali Bruno Censore, Nino De Gaetano, Enzo Ciconte, Mario Franchino, Carlo Guccione, Demetrio Battaglia, il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi, il sindaco di Crotone, Peppino Vallone, i parlamentari Franco Laratta, Nicodemo Oliverio, Marco Minniti, Cesare Marini. E ancora: Pasqualino Mancuso, Bruno Villella, Nicola Belcastro, Franco De Luca, Demetrio Naccari Carlizzi, Ernesto Magorno, Nico Stumpo, Pino Morabito, Armando Cirillo, Girolamo De Maria. «L`iniziativa – spiega Oliverio – è finalizzata alla costruzione di una fase di dialogo e di confronto tra le varie componenti che operano nella società calabrese per dare vita ad un Pd capace di proporsi come punto di riferimento in questo particolare momento della vita economica e sociale della nostra regione, fortemente segnata dalla crisi drammatica che investe vasti settori della nostra società e per mettere in  campo un progetto positivo, credibile e forte intorno al quale mobilitare un vasto schieramento di energie sociali culturali, economiche, sociali e del mondo del volontariato».
Tuttavia non si possono non notare alcune assenze “pesanti” nel cartello delle adesioni alla “chiamata” di Oliverio. Manca il capogruppo del Pd alla Regione, Sandro Principe, così come non c`è traccia degli altri consiglieri regionali Mario Maiolo, Francesco Sulla, Antonio Scalzo e Piero Amato e delle parlamentari Doris Lo Moro, Maria Grazia Laganà e Rosa Calipari. Solo un caso? Non è un mistero che, giusto per fare qualche esempio, i rapporti tra Oliverio e Maiolo si siano deteriorati da tempo. L`ultima dimostrazione s`è avuta in occasione del ballottaggio a Cosenza quando i due diretti interessati si sono scambiati accuse e stilettate dopo la sconfitta del centrosinistra. Altra postilla curiosa: tra coloro che hanno assicurato la loro presenza a Lamezia figura pure Enzo Ciconte che ufficialmente non risulta iscritto al Pd. A questo punto non è da escludere l`eventualità che da qui a quell`appuntamento l`ex loieriano possa ufficilizzare il suo passaggio nella fila dei democrat calabresi.