Minniti: il ministero dell`Economia valuti se prendere altri provvedimenti sul Comune di Reggio

Il ministero dell`Economia e delle Finanze deve valutare se intenda assumere «ulteriori provvedimenti» sulla situazione del Comune di Reggio Calabria, dopo la relazione degli stessi ispettori del ministero in cui ci sono i risultati della verifica amministrativo-contabile condotta nei mesi di giugno e luglio 2011: è una delle richieste avanzate da Marco Minniti, del Pd, in una interrogazione al ministro dell`Economia e delle Finanze. Minniti, nella lunga interrogazione, ripercorre i risultati dell`attività ispettiva sul Comune di Reggio, rilevando come il sindaco Demetrio Arena «anzicché prendere atto immediatamente delle risultanze inequivocabili dell`attività ispettiva ha preferito minimizzare». Il deputato del Pd ricorda anche l`indagine giudiziaria in corso della Procura di Reggio Calabria e parla di «rilevantissimi e documentati sviluppi di carattere amministrativo-contabile circa la correttezza e la trasparenza della gestione delle casse comunali». Da qui la richiesta principale rivolta al ministro dell`Economia e delle Finanze di sapere come viene valutato «il comportamento dell`Amministrazione comunale di Reggio Calabria che sembra non aver tenuto in considerazione la relazione presentata dagli ispettori ministeriali sulla struttura e la regolarità dei bilanci del Comune di Reggio Calabria e, anzi, ne contesta apertamente le conclusioni». «Tutto quello di cui ha bisogno la Calabria sul caso Reggio è una parola di verità. Che solo Scopelliti può pronunciare». Lo affermano, in una nota congiunta, i deputati del Pd, Doris Lo Moro e Franco Laratta. «Circa un anno fa con un`interpellanza urgente sottoscritta da oltre 30 deputati – sostengono Lo Moro e Laratta – chiedevamo al governo di indagare sui “misteri di Reggio Calabria”. Ma ora che il disavanzo di 170 milioni di euro cui va aggiunto il debito per il servizio idropotabile di altri 100 milioni, e che il disavanzo 2011 è influenzato pure dagli interessi moratori per decine di milioni di euro per i debiti verso le imprese e i fornitori accumulati tra il 2006 e il 2011 – come accertato dagli ispettori del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato – sarebbe il caso che Scopelliti, e non il sindaco Arena, parli ai calabresi». Ciò perché secondo i due «Arena è il curatore fallimentare, Scopelliti lo ha nominato. Lui che è diventato presidente della Regione, anche con i voti derivati dal saccheggio delle casse della città di Reggio. Il governatore non tenti di scaricare le colpe sulla dirigente del bilancio, parlando di un “caso Fallara” che è invece soltanto il caso Scopelliti di cui la dirigente era solo un ingranaggio. La Procura faccia il suo lavoro (magari nel più breve tempo possibile) ma l`ex sindaco Scopelliti dovrebbe dire qualcosa di chiaro e di netto su quel devastante debito che ruba il futuro ai reggini, che mette alla luce un sistema gravissimo di corruzione, ruberie, e profonde illegalità, che speriamo nessuno osi immaginare siano frutto del lavoro sporco di un manipolo di persone. Uno dei quali è finito tragicamente per come sappiamo. Ora si eviti di alzare inutili polveroni e di fare proclami auto-assolutori».