LAMEZIA TERME Numeri implacabili, forniti stamani dalla Commissione parlamentare d`inchiesta sugli errori in campo sanitario, confermano che è la Calabria la regione dove si riscontra il maggior numero di casi di sospetta malasanità. L`organismo presieduto da Leoluca Orlando ha stilato un Rapporto con dati aggiornati che si riferiscono al periodo che va dall`aprile 2009 al settembre di quest`anno. In questo frangente, risultano 97 i presunti casi di errore medico verificatisi nella nostra regione, che è maglia nera nella triste classifica precedendo la Sicilia (51) e il Lazio (32). Recentemente la Commissione aveva fornito dei dati di tendenza sul fenomeno, senza riferire numeri e statistiche precise, e anche in quel caso la Calabria era considerata una regione dai record negativi. C`è da dire che secondo il Rapporto, in Calabria si è registrato anche il più alto numero di decessi. Circa la metà delle morti sospette su scala nazionale è avvenuta da noi: ben 78 nel periodo preso in considerazione dalla Commissione d`inchiesta, e anche in questo caso precediamo la Sicilia (66 casi). Nel documento stilato dall`organismo parlamentare, vengono distinti i sospetti episodi di malasanità dovuti a negligenza del personale sanitario e quelli causati dalla inadeguatezza delle strutture. Tra i 144 casi collegabili a questa seconda causa, 15 si sono verificati in Calabria, regione che segue la Sicilia (34) e il Lazio (23). Molto preoccupante, infine, è il dato che riguarda l`intero territorio nazionale. Secondo quanto riscontrato dalla Commissione che è giunta al suo secondo anno di attività, sono 16 i casi di presunta malasanità che si verificano in media ogni mese. Nel periodo preso in esame si sono contati 329 decessi del paziente. Una tendenza in salita negli ultimi 12 mesi.
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