Ammonta a 150 milioni di euro l’ingente patrimonio sequestrato questa mattina dalla polizia alla cosca Commisso di Siderno. Si tratta di un centinaio di terreni, fabbricati e ville, 21 società e due imprese edili attive in tutta Italia. Ad apporre i sigilli, in esecuzione di un provvedimento emesso dal tribunale di Reggio, sono stati gli agenti della divisione Anticrimine della questura della città dello Stretto e del commissariato di Siderno. Tra i principali destinatari del provvedimento cautelare di natura patrimoniale (tutti considerati legati al clan attivo nella città jonica) vi sono Riccardo Rumbo e Antonio Galea, entrambi di 49 anni. Secondo l`accusa, sarebbero a capo di una cosca satellite di quella dei Commisso, la Rumbo-Galea-Figliomeni, alla quale la `ndrina madre concede una certa autonomia, pur rimanendo uno stretto legame. Galea, in particolare, si era sottratto alla cattura nell’ambito dell’operazione “Il crimine” del luglio dello scorso anno ma era stato arrestato nel marzo successivo. Già un anno fa, il clan Commisso era stato duramente colpito da un sequestro di beni per 200 milioni di euro.
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