Ultimo aggiornamento alle 23:04
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Beni per 150 milioni sequestrati ai Commisso

Duro colpo alla cosca Rumbo-Galea di Siderno. Questa mattina gli uomini del commissariato della città ionica, insieme alla divisione anticrimine e alla squadra mobile della questura di Reggio, hann…

Pubblicato il: 25/10/2011 – 14:01
Beni per 150 milioni sequestrati ai Commisso

Duro colpo alla cosca Rumbo-Galea di Siderno. Questa mattina gli uomini del commissariato della città ionica, insieme alla divisione anticrimine e alla squadra mobile della questura di Reggio, hanno posto sotto sequestro beni per un valore di 150 milioni di euro. Il provvedimento segue l’operazione “Bene comune”, che aveva portato all’arresto di 53 persone, tra i quali Riccardo Rumbo e Antonio Galea, titolari occulti dei beni sequestrati ed esponenti di una consorteria criminale affiliata al clan Commisso. L’attività degli investigatori ha portato all’individuazione di un cospicuo patrimonio immobiliare e commerciale. Sono stati posti i sigilli a 21 società, 45 appartamenti e decine di terreni e conti correnti. Il provvedimento ha inoltre colpito circa 30 prestanome o comproprietari della cosca.
Rumbo e Galea erano riusciti grazie a numerose attività illecite ad accumulare ingenti capitali che reinvestivano nell’acquisto di società, aziende e proprietà immobiliari. Un vero e proprio impero economico, secondo gli inquirenti costruito attraverso un lunga serie di reati, tra cui estorsioni, riciclaggio e traffico di stupefacenti. Soddisfatto il questore di Reggio, Carmelo Casabona: «Quello messo a segno oggi è un colpo molto importante nella lotta alla ‘ndrangheta di Siderno. L’operazione conferma la bontà di una normativa antimafia che ci dà la possibilità di aggredire i beni e i patrimoni della criminalità». Il sequestro di oggi in molti casi riguarda imprese in salute, che producono utili: «Queste imprese aziende devono continuare a esistere e a essere produttive – continua Casabona -, è quello che si propone di fare l’agenzia dei beni confiscati. Bisogna fare di tutto per evitare l’impoverimento del sistema». Dello stesso avviso anche Stefano Dodaro, dirigente del commissariato di Siderno: «Bisogna adoperarsi per evitare che queste attività chiudano. La cosa più grave sarebbe il loro fallimento». Per Gennaro Semeraro, dirigente della divisione anticrimine, «oggi sono stati sequestrati beni ad una organizzazione criminale molto potente, operativa nel territorio di Siderno e all’estero, soprattutto in Canada».

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x