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Idv parte civile nei processi sul debito di Reggio

«Non permetteremo che il modello Reggio venga applicato anche in Regione». È la sintesi della conferenza stampa convocata oggi a Palazzo Campanella dai consiglieri regionali di Italia dei Valori. L…

Pubblicato il: 25/10/2011 – 15:22
Idv parte civile nei processi sul debito di Reggio

«Non permetteremo che il modello Reggio venga applicato anche in Regione». È la sintesi della conferenza stampa convocata oggi a Palazzo Campanella dai consiglieri regionali di Italia dei Valori. La risoluzione dei dipietristi avviene alla luce del debito del comune reggino che, stando alla relazione presentata dagli ispettori del ministero dell’Economia, ammonta a 170 milioni di euro. Un baratro che lo stato maggiore dell’Idv calabrese addebita esclusivamente a Scopelliti e ai suoi dirigenti, alcuni dei quali hanno seguito il governatore a Palazzo Alemanni. Di qui la volontà dell’Idv di costituirsi parte civile nei processi riguardanti il disavanzo comunale. «Non vogliamo che anche la Regione subisca i giochi da prestigiatore che Scopelliti ha messo in atto a Reggio – afferma il consigliere Giuseppe Giordano -. Le stesse politiche attuate in riva allo Stretto stanno guidando il governo regionale. Ne è un esempio la decisione di tenere in vita la Fondazione Campanella, un mostro mangiasoldi che ha creato un buco enorme nel nostro sistema sanitario».
Ma a destare preoccupazione è soprattutto la relazione sui risultati del piano di rientro che il presidente della giunta regionale ha presentato ieri al “Tavolo Massicci”. «Con nostra grande sorpresa – commenta il commissario Idv Enzo Tromba -, apprendiamo che il buco di un miliardo di euro non c’è più. È necessario fare chiarezza. Così come sarebbe opportuno dire pubblicamente come stanno le cose a Reggio. Non è possibile addebitare tutte le colpe solo ai dirigenti».
Per l’Idv il principale imputato politico rimane Scopelliti: «Stiamo parlando di un uomo – chiosa il consigliere regionale Domenico Talarico – che vuole accreditarsi come eroe del rigore e della efficienza. Invece la sua esperienza di sindaco è stata fallimentare. Ai calabresi oggi arriva un messaggio sinistro: a guidarli è un uomo che non è stato un buon padre di famiglia per i reggini». Una delle maggiori responsabilità del governatore riguarderebbe la nomina di ex dirigenti comunali reggini in Regione. L’indice viene puntato soprattutto su Franco Zoccali, ex capo di gabinetto a Palazzo San Giorgio, e su Carmelo Stracuzzi, già presidente del collegio dei revisori dei conti. «A gestire la Regione ci sono dirigenti che hanno contribuito a creare un debito enorme – incalza Talarico -. Zoccali è dirigente generale del dipartimento presidenza, mentre Stracuzzi è a capo di una importante società regionale. Perché sono ancora al loro posto? Devono essere mandati a casa».
Per il capogruppo regionale Emilio De Masi, «Scopelliti deve dire parole chiare sulla situazione di Reggio, non può cavarsela con degli slogan. In Calabria esiste una forte questione morale. È arrivato il momento di ricostruire una prospettiva di sanità politica».

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