Problematiche oncologiche, si attiva la Provincia di Crotone

Si è insediata ieri, presso l’ufficio di vicepresidenza della Provincia di Crotone,  la Commissione dell’osservatorio provinciale sulle problematiche oncologiche. Un protocollo d’intesa tra l’ente intermedio, il Comune di Crotone e l’Azienda sanitaria provinciale e l’ordine dei medici della provincia di Crotone. Nel documento di costituzione si legge: «Nel territorio di Crotone, anche in conseguenza dell’allarme generato dal contenuto di alcune indagini giudiziarie, si è determinata una particolare attenzione sociale sull’incidenza delle malattie neoplastiche; che tale fenomenologia provocherebbe comprensibili preoccupazioni nella popolazione e negli amministratori; che forti potrebbero essere i disagi dei pazienti, spesso costretti a viaggi stressanti e costosi per le terapie e le cure necessarie; che per lo stesso motivo anche la vita delle famiglie sarebbe sconvolta, oltre che dalla legittima ansia per la eventuale gravità della malattia, dalla necessità di dovere assicurare assistenza ai familiari affetti dalla patologia».
L’intento è di ridurre i disagi sofferti dai pazienti e dalle famiglie degli stessi, attraverso la promozione di iniziative, contemporaneamente rispondendo alle preoccupazioni della popolazione ed a specifiche richieste provenienti dai sindaci della provincia. Che Crotone e il suo territorio provinciale siano sofferenti dal punto di vista oncologico è ormai dato conclamato. Gli oltre mille pazienti che affollano il day-hospital del San Giovanni di Dio (non esiste un reparto di oncologia n.d.r.) sono inoltre un numero incompleto. Molti i pazienti crotonesi che, avendo disponibilità economiche, decidono di farsi curare altrove. Sia nel resto della Regione che nel resto del Paese.
Un dramma che sembra destinato a crescere e che, nonostante i tanti allarmi lanciati dagli esperti, non è stato finora mai valutato. Solo due anni fa, infatti, è stato istituito il Registro tumori, tra l’altro accorpato a quello della provincia di Cosenza. La mancata bonifica ambientale, i rifiuti tossici seppelliti sotto scuole, strade e ponti, non lasciano ben sperare per il futuro della salute dei crotonesi. Finalmente ne prendono atto anche le istituzioni.