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Museo dei Brettii e scrutatori, centrodestra in difficoltà a Cosenza

COSENZA Un consiglio comunale un poco crepuscolare, con i faretti per metà spenti, perché altrimenti sarebbe saltata la luce. Colpa del proiettore che più tardi sarebbe servito al sindaco Occhiuto …

Pubblicato il: 26/10/2011 – 22:04
Museo dei Brettii e scrutatori, centrodestra in difficoltà a Cosenza

COSENZA Un consiglio comunale un poco crepuscolare, con i faretti per metà spenti, perché altrimenti sarebbe saltata la luce. Colpa del proiettore che più tardi sarebbe servito al sindaco Occhiuto per spiegare le cose fatte e quelle da fare. Ma intanto la seduta era cominciata con una sospensione, perché il punto all’ordine del giorno che prevedeva il finanziamento del Museo dei Brettii e degli Enotri non era stato discusso in commissione.
Il rischio era che si perdessero i fondi, ma davanti a un problema di procedura l’opposizione non ha perso tempo per mettere in affanno la maggioranza. Di qui la sospensione per trovare un rimedio che in realtà non poteva esserci. La gaffe era stata fatta e l’opposizione si sfregava le mani, affermando che per senso di responsabilità il finanziamento si sarebbe potuto far passare ma l’avrebbero votato solo i consiglieri di maggioranza. A gettare altro olio su una situazione già assai scivolosa poi è stato il segretario generale, che ha affermato candidamente che tutti i consiglieri erano stati informati per posta. Tanto valeva dunque andarsene a casa e affidarsi al servizio postale per le decisioni politico-amministrative. Quando Salvatore Perugini (Pd) è uscito dalla riunione dei capigruppo, era stato investito all’unanimità del’incarico di dire qualche cosa a riguardo. Per esempio che il ruolo delle Commissioni è anche politico, in quanto luogo deputato al confronto sulle scelte che riguardano la città. Ma anche parole severe rivolte al segretario generale, cui tutti riconoscono competenza tecnica, ma che deve astenersi dall’esprimere valutazioni politiche. Una reprimenda che verrà messa a verbale e suonerà come una censura.
Poi, con cortesia istituzionale il Consiglio all’unanimità ha votato il finanziamento del museo. La piccola soddisfazione della minoranza non sarà la sola. Infatti poco dopo è sempre Perugini a chiedere di votare che la commissione elettorale scelga a sorteggio i nomi degli scrutatori, in base a un criterio di trasparenza assoluta. La maggioranza non vuole per nulla e tenta le barricate, ma con motivazioni piuttosto leguleie delegate al segretario generale, che spiega codici alla mano che proprio non si può fare, perché si lederebbe la libertà di determinazione dei membri della commissione elettorale. Contromossa della minoranza. Enzo Paolini propone di cambiare un dettaglio nella formulazione della mozione, chiedendo di “raccomandare” alla commissione di adottare la scelta del sorteggio. Maggioranza di nuovo in affanno, perché è chiaro che ci si gioca la faccia. Dire no vuol dire bocciare un sistema equo e trasparente. Parte la schermaglia, una specie di fuoco di sbarramento. Il consigliere Michelangelo Spataro – dai banchi della maggioranza – domanda polemicamente perché mai il centrosinistra vuole questa modifica ora e non l’ha fatta prima. Dalla sponda opposta Mimmo Frammartino parla di conflitto di interessi paventando un uso clientelare della commisione. Controbatte Sergio Nucci e sostiene che se non ci sono interessi di quel genere nulla impedisce di suggerire alla Commissione l’uso del sorteggio. Il tentativo di uscire dalle sabbie mobili tocca a Raffaele Cesareo (Udc) che chiede di investire il sindaco di inoltrare la richiesta ai membri della stessa Commissione, ma per fare questo ci vorrebbe la presentazione di una mozione e dunque una nuova sospensione della seduta. Che però viene bocciata da quasi tutti e allora Spataro lascia la seduta imprecando contro la loro stessa maggioranza.
Si va alle dichiarazioni di voto, che sono prevedibili. Lino Di Nardo, capogruppo del Pdl, vota contro se stesso, visto che dice di essere d’accordo, ma di votare no. La proposta avanzata dall’opposizione non passa, ma anche qui la maggioranza non ha brillato. Poi tocca finalmente al sindaco e al suo proiettore acceso sin dall’inizio. Immagini per mostrare le cose realizzate, dal verde pubblico al risanamento di alcune aree, dai Rom alle feste, dalle fontane alla governance orizzontale, che significa sinergie tra le varie amministrazioni. E poi bus navetta veloci e a metano, centro storico da rilanciare, e molti ringraziamenti a tutti quelli che hanno reso possibile tutto questo.

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