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Contrordine, il Ponte si farà. Forse

ROMA Il Ponte sullo Stretto non è stato cancellato. Dopo l`approvazione di ieri della mozione di Italia dei valori che chiedeva la revoca della somma di 1,7 miliardi previsti per l`opera, oggi arri…

Pubblicato il: 28/10/2011 – 20:16
Contrordine, il Ponte si farà. Forse

ROMA Il Ponte sullo Stretto non è stato cancellato. Dopo l`approvazione di ieri della mozione di Italia dei valori che chiedeva la revoca della somma di 1,7 miliardi previsti per l`opera, oggi arriva l`intervento di Palazzo Chigi, che rassicura sulla relizzazione dell`opera. «La mozione approvata ieri dalla Camera – è scritto in una nota della presidenza del Consiglio – non cancella la realizzazione del Ponte sullo Stretto». Ma la presa in giro continua. Nessuno, infatti, specifica con quali soldi sarà finanziata. Ecco come prosegue la nota di Palazzo Chigi: «L`opera è solo in parte finanziata dall`intervento pubblico. L`onere complessivo dell`infrastruttura prevede anche la partecipazione di capitale privato, l`utilizzo di fondi strutturali e di altre fonti». L`enigma delle risorse non è risolto dal momento che anche l`Unione europea ha dato il ben servito.
MORETTI «Non credo che non si farà, non so quali saranno le decisioni prese, ma sicuramente l`Europa non lo finanzierà». È quanto precisa l`amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti, a margine della presentazione delle celebrazioni per il novantesimo anniversario del Milite Ignoto. «Credo – prosegue – che dobbiamo rafforzare le infrastrutture nazionali per dare il senso, non solo in termini politici, ma fisici, del fatto di essere un unico paese e, soprattutto, un Paese che appartiene all`Europa».
LA RUSSA La mozione approvata ieri «non dice che non si farà il ponte sullo Stretto di Messina», ma che il governo «eventualmente» può sopprimere finanziamenti per l`opera, «ma posso assicurare che non lo farà». Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, dopo un incontro con il suo collega inglese Phil Hammond. Una mozione – ha spiegato La Russa – non si nega a nessuno, ma vale per quello che vale. E io dico che il governo non sottrarrà niente dai fondi destinati al Ponte».
SILVIO GRECO Costruire il ponte sullo Stretto «sarebbe, già nelle opere preliminari, tanto oneroso quanto pericoloso per l`ambiente e la biodiversità nelle aree interessate dai lavori»: è il commento di Silvio Greco, responsabile Ambiente di Slow Food, che esprime «profondo sollievo per l`interruzione di questo scriteriato progetto che ha già sottratto al Paese tante risorse. Speriamo chequesta sia la definitiva pietra tombale su un`idea che non aveva nessuna ragione di esistere».
CONSIGLIERI REGIONALI IDV «È tempo di parlare il linguaggio della verità su opere come il ponte dello Stretto. Non si può pensare di gabbare i cittadini meridionali conpromesse fantasmagoriche, mentre nelle nostre realtà mancano le strade e il territorio è a rischio idrogeologico». Lo sostengono, in una nota, i consiglieri regionali di Idv Emilio De Masi, Giuseppe Giordano e Mimmo Talarico.«Il Ponte sullo Stretto – aggiungono – fa parte di un`era di finanza allegra e bolle speculative che hanno prodotto sfracelli. I calabresi e i siciliani non hanno bisogno di infrastrutture inutili, che collegherebbero due deserti. Hanno bisogno di autostrade sicure, linee ferroviarie efficienti, treni non da terzo mondo e un ambiente sano e di lavoro». «Avere accantonato il progetto del Ponte sullo Stretto, grazie alla nostra iniziativa in Parlamento – concludono i consiglieri di Idv – ci dà l`opportunità di riflettere sull`uso sconsiderato del danaro pubblico. E ci restituisce un protagonismo che dobbiamo attivare fin da subito attraverso iniziative pubbliche concrete e partecipate».
LOMBARDO «Credo che sarebbe veramente inspiegabile se un governo che ha investito in questi ultimi 2-3 anni altre centinaia di milioni oggi si fermasse e tornasse indietro. Quindi il Ponte dovrà andare avanti». Lo ha affermato il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo. «Quella di Idv – ha aggiunto – è una mozione per il potenziamento del trasporto pubblico locale che propone anche  copertura finanziaria. Quello che conta è trovare la copertura finanziaria e loro indicano la copertura pubblica per circa un miliardo e settecento milioni. Chi pensa che definanziando il Ponte sullo Stretto se ne ottengono otto di miliardi non ha capito niente perché la parte pubblica è di 1,7 milioni, la parte privata è di circa sei miliardi e mezzo. Noi ci stiamo organizzando – ha concluso Lombardo – assieme alla Calabria per formare alcune centinaia, se non migliaia, di lavoratori. Su tratta di due-tremila persone esperte in carpenterie, idraulica etc, che dovranno essere quel “nucleo forte” di decina di migliaia di persone che lavoreranno alla costruzione del Ponte».

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