Una condanna a 24 anni di reclusione per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti è stata chiesta oggi dal pm Antonio Rinaudo per l’ex calciatore Michele Padovano in un processo in corso a Torino. L’inchiesta del pm Antonio Rinaudo lo pone al vertice di una organizzazione che spacciava hashish insieme al suo amico d’infanzia Luca Mosole. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno sequestrato in camion carichi di arance 23 quintali di hashish, per un valore stimato in 14 milioni di euro.
Un parte del procedimento si è chiuso con un giudizio abbreviato al termine del quale 34 persone sono state condannate e cinque sono state assolte; un’altra imputata aveva patteggiato. Padovano e Mosole, invece, avevano scelto il rito ordinario.
Michele Padovano ha giocato a Cosenza dal 1986 al 1990, segnando 22 reti in quattro campionati. Reti pesanti che ne fecero il beniamino del pubblico cosentino e che trascinarono il club bruzio in serie B dopo 20 anni di attesa. Grandi prestazioni anche nell’anno in cui il Cosenza sfiorò la serie A, mancata solo per la classifica avulsa. Le sue qualità tecniche convinsero gli osservatori a portarlo nella massima serie, dove indossò le maglie di Pisa, Napoli e Genoa, fino ad approdare alla Juventus (dove vinse molti trofei) e alla Nazionale.
x
x