A Scilla giunta senza donne, il Tar la scioglie

Il Tar di Reggio Calabria scioglie la giunta del Comune di Scilla. Il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso presentato il 6 settembre scorso dalla consigliera di maggioranza Loredana Delorenzo, che aveva intrapreso le vie legali per tutelare il suo diritto di far parte dell’esecutivo comunale, nel rispetto delle norme sulle pari opportunità. La sentenza annulla di fatto i decreti con cui il sindaco Pasquale Caratozzolo ha disposto la nomina degli assessori Giuseppe Bova, Santo Perina, Antonio Santacroce e del vicesindaco Domenico Mollica, per “violazione dei principi costituzionali e legislativi in materia di pari opportunità”.
Unica donna presente in consiglio comunale, la Delorenzo aveva annunciato le sue intenzioni già durante il primo consesso civico dell’1 giugno, quando aveva chiesto ufficialmente al sindaco di rivedere le nomine che la vedevano esclusa dalla giunta. Adesso, grazie al provvedimento amministrativo, dovrà essere reintegrata.
Per la sentenza, il tribunale si è basato su una precedente deliberazione del Tar di Palermo, «con la quale si afferma la natura non meramente programmatica non solo delle norme costituzionali, ma anche di quelle statutarie che impongono il rispetto del principio di pari opportunità». Valutata solo di recente dalla magistratura, la questione delle quote rosa al momento ha poca letteratura, per cui, secondo il Tar reggino, non può essere ancora «consolidata sul punto».