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Addio a Comerci, il comunista che amava restare in disparte

Pino Comerci, ordinario di latino all’università di Messina, era un uomo di vecchio stampo. Non amava le luci della ribalta e anche quando ha scelto di passare a miglior vita, l`ha fatto in punta d…

Pubblicato il: 29/10/2011 – 19:29
Addio a Comerci, il comunista che amava restare in disparte

Pino Comerci, ordinario di latino all’università di Messina, era un uomo di vecchio stampo. Non amava le luci della ribalta e anche quando ha scelto di passare a miglior vita, l`ha fatto in punta di piedi.
Da ragazzo era stato comunista e dei suoi convincimenti ne aveva fatto una ragione di vita, un credo esistenziale. Aveva scelto di farlo in una terra dove gli appartenenti al vecchio Pci erano visti con una certa diffidenza, quasi possedessero un virus da evitare di contrarre.
È cresciuto intellettualmente ma soprattutto umanamente tra le aule del liceo classico “Campanella”, nel cuore di Reggio, assieme ad altri ragazzi come Luciano Nunnari, Marcello Villari, Santo Ielo, Aldo Varano, Leo Pangallo che poi avrebbero intrapreso carriere diverse. Ragazzi che ebbero un rapporto solido con un altro giovane di quei tempi, Italo Falcomatà, il sindaco della “primavera di Reggio” che se ne andò via troppo presto a causa di una maledetta leucemia.
Crebbe a pane e politica, ma politica vera, fatta all`interno delle sezioni, politica sorretta da grandi idealità, passioni, utopie. Arrivò a guidare la Federazione dei giovani comunisti. Schivava come fossero una disgrazia cariche e riconoscimenti e gli costò fatica accettare, lui giovanissimo, il primo posto della lista del Pci a Palazzo San Giorgio dove venne eletto consigliere comunale con una grande affermazione personale. Ma una legislatura e basta. Non ci fu modo di convincerlo a farne un’altra. Preferiva impegnarsi nel partito e, in modo crescente, nella ricerca scientifica. Gli interessava il mondo, la sua curiosità intellettuale lo divorava. Rimetteva in discussione sempre tutto, amava l’ironia e non sopportava le certezze assolute.
Lascia la moglie Mimma e il figlio Francesco. E tantissimi amici.

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