RIACE Sono ore di febbrile attesa per la comunità di Riace che oggi, convocata dall`amministrazione comunale, parteciperà all`assemblea popolare organizzata per protestare contro il trasferimento di don Salvatore Monte, il “prete dei migranti”. I cittadini, chiamati a raccolta dal sindaco Mimmo Lucano, si ritroveranno alle 18 in piazza anche per far sentire, attraverso una fiaccolata, la loro voce di dissenso per la decisone della diocesi di rimuovere il religioso distintosi per l`opera di accoglienza dei migranti che popolano il centro della Locride. Da quando durante un`omelia sofferta il parroco ha comunicato ai fedeli l`ordine ricevuto di lasciare Riace a partire dal 7 novembre, i riacesi hanno fatto quadrato opponendosi ad una decisione che don Monte ha detto di voler «accettare, sebbene con molto dispiacere». Il parroco, arrivato un anno fa, appartiene alla Missione dei Scalabriniani, religiosi presenti in tutto il mondo e caratterizzati per il forte impulso solidaristico della loro missione pastorale, che in una realtà peculiare come quella di Riace – da anni meta continua di sbarchi che l`hanno fatta diventare “città dell`accoglienza” per antonomasia in tutto il Paese – si è saldata perfettamente al modello politico-sociale lanciato dall`amministrazione comunale. Da qui, da questa saldatura tra comunità parrocchiana, mondo laico e società civile, è nata la volontà di scendere in piazza per chiedere a gran voce alla diocesi di retrocedere rispetto a una decisione che per il momento non è stata motivata.
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