Vent`anni di carcere sono stati inflitti dal gup di Milano a Pasquale Fraietta, un operaio edile, che avrebbe avuto anche legami con esponenti della `ndrangheta di Catanzaro.
L`uomo è stato giudicato colpevole dell`omicidio del pregiudicato Francesco Calabretta, di 42 anni, avvenuto sotto casa della vittima il 10 luglio 2010 a Cornaredo, in provincia di Milano.
La sentenza è stata emessa al termine del processo che si è celebrato con rito abbreviato davanti al giudice per le udienze preliminari Cristina Di Censo. Fraietta, stando alle indagini coordinate dal sostituto procuratore Francesca Celle, aveva sparato tre colpi di pistola poche settimane dopo essere uscito dal carcere, dopo aver scontato la pena per
un altro omicidio commesso assieme ad altri in Calabria.
Nel corso del procedimento, non si è mai riusciti ad accertare l`esatto movente dell`uccisione, anche se tutto porta a ritenere che si sia trattato di un regolamento di conti tra malavitosi. Il giudice ha escluso l`aggravante della premeditazione, contestata invece dal pm, e dunque partendo dalla pena massima di 30 anni in abbreviato (tenendo conto anche della recidiva) ha applicato lo “sconto” previsto dal rito, condannando l`uomo a 20 anni.
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