Pdl-Udc, si allarga lo scontro

Si scaldano i motori in vista del rimpasto alla Regione e delle elezioni politiche. E sale la tensione tra il Pdl e l`Udc. Dopo l`attacco frontale del pasdaran pidiellino Mimmo Tallini – che aveva scritto al segretario nazionale del partito, Angelino Alfano, lamentando una «sovrarappresentazione» dei centristi nella giunta regionale rispetto al loro peso elettorale – e la risposta del coordinatore calabrese dello Scudocrociato, Gino Trematerra – «pronti a rimettere i nostri incarichi se Scopelliti e Gentile la pensano allo stesso modo» –, sono intervenuti Tallini, per la seconda volta, e il presidente della commissione Sanità, Nazzareno Salerno. Ai quali ha poi replicato il capogruppo dell`Udc in consiglio regionale, Alfonso Dattolo. Una serie di botta e risposta che tradisce nervosismo nei rapporti tra i due partiti della maggioranza alle prese con le strategie per la rimodulazione della giunta regionale e per le possibili consultazioni che dovranno rinnovare il Parlamento. Analizzando interventi e intervenuti, appare inverosimile che la querelle sia stata aperta senza il placet del governatore Peppe Scopelliti, sempre più stretto dagli appetiti dei suoi fedelissimi e dall`anomalia dell`Udc, in Calabria alleata del Pdl e a livello nazionale strenua oppositrice di Silvio Berlusconi. Ma veniamo al dibattito innescato da Tallini. L`assessore regionale ha definito «scomposta e inopportuna» la reazione di Trematerra. E lo ha avvertito: «È perfettamente inutile che il senatore invochi una presa di posizione dei vertici Pdl, minacciando velatamente chissà quali sfracelli. Per quanto mi riguarda, il mio rapporto con il presidente Scopelliti è solido, leale, solidale, e non sarò certo io a creare problemi al suo lavoro. Infine, il mio augurio è che l`Udc, a tutti i livelli realizzi una convergenza con il Pdl per il futuro governo del Paese e che questa alleanza si rafforzi anche in Calabria. Sarebbe paradossale che l`Udc calabrese utilizzasse in funzione anti Pdl le postazioni acquisite nelle ormai non lontanissime elezioni politiche generali». Nelle parole di Salerno si può scorgere lo stesso filo conduttore: «Ritengo che la posizione assunta da Tallini sia caratterizzata da elementi non infondati e anzi ponga in evidenza una questione non irrilevante che va verificata ed approfondita. Mi sembra chiaro che sia necessario riflettere, serenamente e senza sterili nervosismi, evitando di incorrere in errori dei quali sarebbero pronti a trarre ingiusti profitti coloro i quali sono stati gli artefici del fallimento. La mia intenzione è invitare tutti i componenti della maggioranza ad un`ampia riflessione che consenta di individuare le scelte essenziali per lo sviluppo della nostra regione». E il centrista Dattolo, che ha richiamato l`intervento di Trematerra, ha spostato l’attenzione su un altro argomento: «In vista del nobile scopo del rinnovamento, probabilmente c’è spazio anche per le ambizioni legittime dei singoli consiglieri regionali, ma alla condizione di tenere alto il profilo istituzionale e politico del governo della Regione».