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Trasferimento per incompatibilità, Cisterna sarà sentito dalla prima commissione del Csm

È stata fissata per il 17 novembre l`audizione del procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia Alberto Cisterna davanti alla prima commissione del Consiglio superiore della magistratur…

Pubblicato il: 03/11/2011 – 16:50
Trasferimento per incompatibilità, Cisterna sarà sentito dalla prima commissione del Csm

È stata fissata per il 17 novembre l`audizione del procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia Alberto Cisterna davanti alla prima commissione del Consiglio superiore della magistratura.
Come avviene per tutti i magistrati coinvolti in procedimenti penali, la commissione presieduta da Niccolò Zanon ha deciso di aprire la relativa procedura per verificare se ci sono le condizioni per disporre il trasferimento d`ufficio per incompatibilità nei confronti di Cisterna che risulta indagato a Reggio per corruzione in atti giudiziari.
L`indagine penale a carico di Cisterna é scaturita dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, Antonio Lo Giudice, che si è autoaccusato delle bombe esplose il 3 gennaio e il 26 agosto 2010, rispettivamente davanti alla Procura generale di Reggio e sotto l`abitazione del procuratore generale Salvatore Di Landro, e del bazooka indirizzato al procuratore Giuseppe Pignatone.
Il collaboratore ha dichiarato, infatti, che il fratello Luciano Lo Giudice avrebbe fatto un regalo, probabilmente dei soldi, al magistrato della Dna affinché quest`ultimo si interessasse per far ottenere gli arresti domiciliari a suo fratello Maurizio, anch`egli collaboratore di giustizia.
Un`accusa che era stata affidata a un memoriale che il pentito aveva depositato al Tribunale della Libertà di Catanzaro e con cui, di fatto, ha ribaltato la versione di pochi mesi prima, nei 180 giorni utili ai collaboratori per rendere dichiarazioni.
Interrogato dal procuratore Pignatone e dal sostituto Ronchi, il magistrato Cisterna aveva chiarito la sua posizione spiegando che i contatti con Lo Giudice erano esclusivamente legati alla disponibilità di quest`ultimo a fornire informazioni utili alla cattura dell`ex latitante Pasquale Condello.
A settembre sulla vicenda si è espressa la procura generale della Corte di Cassazione che da una parte ha stabilito che la Procura di Reggio è competente sull`indagine nei confronti di Cisterna e dall`altro ha trattenuto alcuni atti dell`inchiesta per accertare eventuali anomalie sulla gestione del fascicolo.
Di recente, invece, la Procura generale presso la Corte d`Appello ha rigettato la richiesta di avocazione presentata da Cisterna, già impegnato a redigere una memoria difensiva in vista dell`audizione del 17 novembre. «Sono serenamente convinto – ha commentato il numero due della Dna – che anche questa sia l`occasione per proseguire nell`accertamento dei fatti che mi vedono ingiustamente coinvolto. Ho chiesto al Procuratore generale di Torino, Marcello Maddalena, di presenziare alla mia audizione ed egli ha accettato; di questa attenzione gli sono particolarmente grato».

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