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Pd, pienone a Lamezia per Mario Oliverio. «Subito i congressi»

LAMEZIA TERME L`applauso più convinto di una sala stracolma di militanti e simpatizzanti lo strappa quando scandisce «che un`altra Caposuvero non ci sarà». Mario Oliverio giura che quella di staser…

Pubblicato il: 03/11/2011 – 20:28
Pd, pienone a Lamezia per Mario Oliverio. «Subito i congressi»

LAMEZIA TERME L`applauso più convinto di una sala stracolma di militanti e simpatizzanti lo strappa quando scandisce «che un`altra Caposuvero non ci sarà». Mario Oliverio giura che quella di stasera non voleva essere una «prova di forza» o «una conta» ma intanto incassa il risultato. All`appello del presidente della Provincia di Cosenza per provare a ricostruire un nuovo Pd in Calabria hanno risposto presenti in tanti: i deputati Franco Laratta, Cesare Marini e Nicodemo Oliverio; i consiglieri regionali Bruno Censore, Carlo Guccione, Nino De Gaetano e Vincenzo Ciconte (manca solo l`ufficialità ma ormai è fatta per il suo passaggio nelle fila democrat); il presidente della Provincia di Vibo, Francesco De Nisi; il sindaco di Crotone, Peppino Vallone; il capogruppo Pd al Comune di Catanzaro, Salvatore Scalzo e alcuni dirigenti di primo piano come Demetrio Naccari Carlizzi, Pino Morabito; Armando Cirillo, Pino Soriero, Fernanda Gigliotti e Franco Pacenza. A tutti Oliverio ribadisce una priorità: la celebrazione dei congressi «per dire qual è il partito che vogliamo costruire in Calabria e per scegliere democraticamente i suoi gruppi dirigenti ad ogni livello. Accordi a tavolino e scelte calate dall`alto sarebbero la ripetizione di metodi e meccanismi del passato che non produrrebbero nessun passo in avanti». Per il commissario Adriano Musi, che si è appena dimesso, ci sono solo parole al miele: «Ha operato bene in un contesto difficile». Cita Benedetto XVI e Steve Jobs, l`ex parlamentare diessino. Lo fa per raccontare la decisione di scendere in campo in prima persona: «L’iniziativa di oggi nasce dalla consapevolezza che quando tutto sembra bloccato e immobile, bisogna assumersi le proprie responsabilità e fare qualcosa per produrre il cambiamento, anche a costo di sbagliare».
Ma l`adunata lametina serve pure per sferrare un primo attacco politico concreto alla giunta regionale guidata da Peppe Scopelliti «che dopo un anno e mezzo di proclami e annunci, non ha realizzato un solo punto di quanto aveva pomposamente promesso sin dal suo insediamento».
Dopo di lui tocca a una folta platea di under 30 tracciare le linee guida di un partito «che – per dirla con le parole di Antonino Castorina, della segreteria nazionale dei Giovani Democratici – punta sul rinnovamento ma non sulla rottamazione». Dice ancora Salvatore Scalzo, strappando applausi convinti: «Non facciamo battaglie ad personam ma sicuramente non possiamo riprenderci quei pezzi di partito che ci hanno abbandonato in momento di difficoltà». Il riferimento a Peppe Bova e Nicola Adamo (che Scalzo però non cita) appare più che evidente.
E di nomi non ne fa davvero nessuno. Non li fa Guccione, non li fanno Nicodemo Oliverio e Cesare Marini e non li fa nemmeno Laratta. Che tuttavia offre alla platea un lessico più da campagna elettorale: «Scopelliti è il frutto delle nostre lacerazioni ed è seduto su una montagna di corruzione elettorale. Mi chiedo a cosa serva continuare a litigare tra di noi piuttosto che andare in giro a raccontare dei fallimenti di questo centrodestra». Chiusura col botto grazie a Nicola Belcastro, ex coordinatore provinciale del Pd a Crotone: ««Il nostro gruppo regionale non e? adeguato, e? logoro, frutto di una mediazione per la salvaguardia dei singoli, e non riesce a fare opposizione».

L`ORDINE DEL GIORNO Al termine di un lunghissimo dibattito, l`assemblea ha approvato all`unanimità un ordine del giorno in cui viene proposto «di avviare un percorso politico unitario per l`elaborazione di un nuovo progetto per il futuro della Calabria e rivolgiamo un messaggio positivo e prioritario alle nuove generazioni per preparare una manifestazione con larga partecipazione di giovani e con il segretario nazionale Pier Luigi Bersani». Nel documento viene espresso «ringraziamento al senatore Musi per la sua attività» e riconfermata «la volontà di celebrare i congressi di circolo e provinciali entro dicembre 2011 attraverso il tesseramento 2010 confermato nel 2011 ed i cui termini di scadenza devono essere fissati con immediatezza».

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