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Traffico di droga, duro colpo al clan Mazzaferro

REGGIO CALABRIA Duro colpo alla cosca Mazzaferro di Marina di Gioiosa Jonica. Questa mattina la guardia di finanza ha fatto scattare un`operazione (coordinata dal procuratore capo di Reggio Calabri…

Pubblicato il: 07/11/2011 – 9:32
Traffico di droga, duro colpo al clan Mazzaferro

REGGIO CALABRIA Duro colpo alla cosca Mazzaferro di Marina di Gioiosa Jonica. Questa mattina la guardia di finanza ha fatto scattare un`operazione (coordinata dal procuratore capo di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone, dal procuratore aggiunto Nicola Gratteri e dal sostituto Francesco Tedesco) che ha portato all`esecuzione di 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere, nei confronti di altrettanti presunti appartenenti a un`organizzazione criminale dedita al traffico e allo spaccio di droga. Notificate inoltre due misure di obbligo di dimora nel comune di residenza. Si tratterebbe di personaggi tutti legati alla cosca attiva nel popoloso centro della Locride. Al blitz ha preso parte un`ottantina di militari delle fiamme gialle, con l`ausilio di unità cinofile e di un elicottero.
Secondo quanto accertato, gli arrestati avevano trasformato in un vero e proprio “market della droga“ un quartiere di Marina di Gioiosa, quello dell`area di Cavalleria, nel quale risiedono molti di loro. L`inchiesta è andata avanti per tre anni e mezzo, tra molteplici difficoltà a causa dell`impenetrabilità del tessuto sociale oggetto delle indagini, caratterizzato da un`alta densità mafiosa. La droga veniva chiamata in vari modi: “legno”, “magliette”, “frutta”, “caffè”. Nel corso dell`attività investigativa sono stati arrestati sei spacciatori in flagranza di reato, con il sequestro di 200 grammi di cocaina e di due chili tra eroina, marijuana e hashish.
«E` un`operazione che conferma il carattere strategico del traffico di sostanze stupefacenti per le cosche della `ndrangheta».
È quanto ha affermato il procuratore della Repubblica, Giuseppe Pignatone, partecipando ad una conferenza stampa nella sede del comando provinciale della Guardia di Finanza, per illustrare i
particolari dell`indagine.
«Non si tratta, ovviamente – ha aggiunto il procuratore Pignatone  – della capacità di accumulare ingenti capitali da destinare ad operazioni legali, ma riguarda il complesso dei rapporti criminali internazionali di cui la `ndrangheta e` certamente uno dei riferimenti più importanti».
«Tre anni di indagini – ha ribadito il procuratore aggiunto Nicola Gratteri – condotte in maniera esemplare dagli uomini della compagnia della Guardia di Finanza di Locri che hanno ricostruito un quadro indiziario determinante e liberato dall`incubo della droga decine e decine di famiglie di tossicodipendenti. Il lavoro investigativo, inoltre, grazie ad
intere giornate di appostamenti e controlli telefonici, ha permesso di ricostruire la rete dell`approvvigionamento e dello spaccio degli stupefacenti, estesa alla Piana di Gioia Tauro ed alla capitale».

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