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Rifiuti a Celico, il comitato di Rovito torna alla carica

ROVITO Si mobilita nuovamente la popolazione di Rovito che protesta per gli effetti nocivi dell`impianto di compostaggio dei rifiuti che sorge nel territorio della vicina Celico. Questa volta a far…

Pubblicato il: 08/11/2011 – 18:25
Rifiuti a Celico, il comitato di Rovito torna alla carica

ROVITO Si mobilita nuovamente la popolazione di Rovito che protesta per gli effetti nocivi dell`impianto di compostaggio dei rifiuti che sorge nel territorio della vicina Celico. Questa volta a farsi sentire per chiedere un intervento sulla struttura, tale da impedire l`emanazione di cattivi odori che ammorbano l`aria in un`ampia fascia della Presila cosentina, è il Comitato rovitese che si batte contro quella che definisce «la discarica di Celico». Gli animatori del movimento, attraverso un comunicato stampa, fanno appello ai partiti e alle istituzioni avendo constatato come si siano rivelati vani gli accorgimenti progettuali e gli interventi nell`area, con cui si è tentato di ridurre i rischi alla salute. «Chiediamo l`appoggio – si legge nella nota – di tutte le forze politiche e di tutte le realtà che si ispirano a una gestione responsabile dei nostri territori e che hanno a cuore la tutela dei diritti dei cittadini». Il comitato ripercorre le tappe della vicenda a partire dall`installazione a Celico del «centro di compostaggio che ha trasformato – affermano – l`aria salubre del nostro paese in una puzza nauseabonda». E` dal 2002, anno dell`apertura dell`impianto gestito dalla società Miga, che va avanti un braccio di ferro il cui esito per il momento non è riuscito a tranquillizzare gli abitanti di Rovito. «Il problema – prosegue il Comitato – è dato dalla mancanza di copertura delle vasche dove viene mescolato il materiale, copertura che è presente nei progetti ma che non è mai stata realizzata: in pratica si lavora a cielo aperto. La diffusione del cattivo odore su tutto il territorio rovitese provoca problemi e lamentele quotidiane, timore di inquinamento ambientale, preoccupazione per la salute oltre ovviamente ad un danno economico ingente, infatti nessuno compra una casa o apre un`attività in una zona maleodorante».      
C`è da dire che in passato la società aveva garantito che il problema dei cattivi odori sarebbe stato risolto con l`installazione di un impianto di desorizzazione. «Questo espediente risulta di nessuna efficacia – attacca sul punto il Comitato – come è di nessuna efficacia la realizzazione  di una copertura costituita da un telone cerato posto sopra le vasche che contengono il materiale da lavorare. La copertura infatti, non essendo fissa, non trattiene tutti gli odori e durante la lavorazione del materiale viene rimossa». In questo braccio di ferro, a parere del Comitato, un ruolo importante è stato svolto dal comune di Rovito che è stato al fianco dei cittadini. Ciò che ha riportato sul piede di guerra gli oppositori della struttura è la notizia ricevuta in questi giorni secondo cui la società non terminerà come previsto entro la fine di questo mese i lavori per una nuova copertura, rimandando al giugno prossimo la conclusione dell`opera attesa. «Non vorremmo si trattasse dell`ennesima presa in giro», conclude il Comitato.

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