REGGIO CALABRIA Il Pd reggino passa all`attacco e chiede al sindaco Demetrio Arena di premere per le dimissioni del suo assessore Pasquale Morisani, coinvolto in un`inchiesta sui legami tra `ndrangheta e politica. «Quello che emerge dalla lettura dell`ordinanza – dice il coordinatore provinciale Girolamo Demaria – è uno spaccato particolarmente grave ed inquietante». L’inchiesta denominata “Sistema” mette a nudo minacce ed intimidazioni nei confronti di operatori economici cittadini, taglieggiamenti, usura e acquisizioni forzose di attività economiche e commerciali, controllo capillare del territorio attraverso, finanche, la pretesa di assoggettare la costituzione di un’associazione culturale ad una loro preventiva autorizzazione.
«E ancora – continua Demaria – oltre a fare registrare “la convergenza di interessi da parte di diverse cosche” per l’appuntamento elettorale comunale, fa emergere la loro capacità di infiltrazione ed il peso esercitato sulle suddette competizioni, attraverso rapporti ben coltivati con esponenti della politica locale. Particolarmente allarmante è la circostanza venuta a galla del consigliere comunale Domenique Suraci eletto con la lista “Per Scopelliti Sindaco” che si adopera per far stipulare una convenzione tra la società gestita di fatto dai soggetti finiti agli arresti e i dipendenti di una delle società miste del comune di Reggio Calabria; mentre ancora più grave ed inquietante è quanto emerso circa i tentativi di infiltrazione nell’attività politico-amministrativa cittadina, mediante l’individuazione di candidati di riferimento cui garantire il proprio sostegno elettorale, nell’ottica di poter ottenere in cambio agevolazioni, concretizzatisi nel supporto garantito a beneficio di Pasquale Morisani, candidato nelle elezioni comunali del 2007 nella lista di centrodestra “Per Scopelliti Sindaco” ed attuale assessore comunale ai Lavori pubblici nella giunta guidata dal sindaco Arena». Da qui alla richiesta al primo cittadino, il passo è breve: «Arena assuma un’immediata e conseguente iniziativa nei confronti del suo assessore, pesantemente tirato in ballo dall’odierna inchiesta, per farlo dimettere affinché, al di là delle mancate responsabilità di natura penale, si impedisca che sulla gestione di un assessorato così delicato, qual è quello dei Lavori pubblici, possano gravare ombre di qualsiasi natura».
COMUNISTI ITALIANI «La `ndrangheta sceglie, candida, vota ed elegge i suoi rappresentanti senza alcuna reticenza e con un’arroganza assoluta – si legge in un comunicato della segreteria provinciale del Pdci –. In tal senso, dagli atti dell’inchiesta, appare inquietante il ruolo di Pasquale Morisani (Pdl), attuale assessore ai Lavori Pubblici della giunta comunale. Gli atti dell’indagine evidenziano in maniera chiara e incontrovertibile, basta leggere le intercettazioni, i rapporti tra Morisani e Santo Crucitti, il presunto capo indiscusso della cosca di Condera e Pietrastorta. Questa contiguità è evidenziata nell’ordinanza del Gip, il quale afferma che “Morisani è il candidato di riferimento della cosca Crucitti”. Con siffatte parole – prosegue la nota – in una città normale di un paese normale, un assessore coinvolto in una vicenda di tal misura si sarebbe immediatamente dimesso e, comunque, se non l’avesse fatto sarebbe stato immediatamente revocato da un qualsiasi sindaco, degno di tale carica».
ITALIA DEI VALORI Il coordinatore provinciale reggino di Idv, Antonio Marrapodi, chiede «al sindaco Arena una presa di posizione ferma. Prenda le distanze in modo chiaro e inequivocabile da chiunque getti un`ombra di illegalità sulla cosa pubblica e lo faccia per tempo e per sua scelta, altrimenti sarà costretto ad assumersi le proprie responsabilità politiche. Noi ci auguriamo e faremo con tutti i mezzi a nostra disposizione, il possibile per la città di Reggio Calabria, perché esca dal pantano in cui è stata imprigionata».
SEL Dura presa di posizione anche da parte del commissario provinciale dei vendoliani reggini, Andrea Di Martino: «A tutela di tutti, e in primo luogo dello stesso sindaco Arena, è arrivato il momento che il prefetto, innanzi a questo quadro che emerge, predisponga l`invio di una commissione di accesso al fine di verificare il livello di infiltrazione che la `ndrangheta ha prodotto nel Comune di Reggio Calabria. Arena dovrebbe essere il primo ad avvertire l`esigenza di avanzare questa richiesta. Se lui non ha questa sensibilità, Sel lo chiede formalmente a tutela delle istituzioni, della democrazia e dei tanti reggini per bene che sono stanchi di questo andazzo e pretendono di cambiare questo modo di governare la città».
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