Giancarlo Pittelli, uno dei sei ribelli dell`Hotel Hassler, vede il voto anticipato come un «suicidio politico» e un «grave errore» visto che la «crisi economica e finanziaria si fa sempre più grave» e «nessuno può permettersi di andare alle urne così al buio». Nonostante Berlusconi insista nell`indicare il voto come strada maestra, aumentano gli scontenti pronti a fare qualcosa per arrivare a un nuovo governo di centrodestra con un altro premier.
Il deputato catanzarese, fuoriuscito nei giorni scorsi dal Pdl, e che non ha preso parte al voto sul rendiconto di Stato, è convinto: «In questo momento le elezioni non servono a nessuno. Le forze politiche responsabili devono mettersi assieme per sostenere un governo di responsabilità che consenta al Paese di uscire da questa gravissima crisi economica».
La pensa allo stesso modo pure il suo collega Santo Versace. Il parlamentare di origini reggine, pure lui reduce dallo strappo con i pidiellini, pensa che un ritorno alle urne «non sia la soluzione migliore». Versace pensa che mai come in questo momento si deve allargare il dialogo tra le forze politiche. In questo discorso coinvolge pure il Pd? «Certo che lo coinvolgo», taglia corto l`ex fedelissimo del Cavaliere. Che subito dopo aggiunge: «Credo che quando si parla di “governo tecnico” si debba intendere un esecutivo in cui le migliori personalità del Paese sono impegnate per risolvere i problemi e fare le riforme. Faccio questa distinzione perché molto spesso nei “governi politici” si imbarcano personaggi non proprio all`altezza della situazione ma solo per accontentare i partiti».
Al voto di ieri alla Camera mancava pure il leader del Pri, Francesco Nucara, che si trova da alcuni giorni ricoverato in una clinica romana. «Io – ha detto il leader dei Repubblicani di origini reggine in un`intervista al Corriere della Sera – sono per i governi politici, non tecnici. Se si fa un nuovo esecutivo lo può guidare Draghi, la Marcegaglia, Bini Smaghi o perfino Profumo. Il problema non è il premier, ma quali forze politiche intendono dare retta all`Europa».
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