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La finanza etica e il microcredito

Il microcredito: uno strumento di finanza etica per il finanziamento dello sviluppo endogeno.Questo scritto vuole costituire un contributo alla comprensione del rapporto che intercorre fra  microcr…

Pubblicato il: 09/11/2011 – 18:10
La finanza etica e il microcredito

Il microcredito: uno strumento di finanza etica per il finanziamento dello sviluppo endogeno.
Questo scritto vuole costituire un contributo alla comprensione del rapporto che intercorre fra  microcredito, possibilità di accesso al credito per le imprese e sviluppo locale. L’assunto fondamentale di partenza è che l’accesso al credito possa costituire sia un vincolo, sia un volano di sviluppo per il sistema economico locale. Questo duplice antitetico aspetto è legato fortemente alla decisione di razionare o no il credito, che, anche se dipendente dalle politiche complessive del settore bancario,  tuttavia rivela una dimensione territoriale molto accentuata, che può facilmente essere messa in correlazione con i differenziali di sviluppo fra le diverse aree del paese.
Il sistema creditizio che dovrebbe giocare un ruolo importante nello sviluppo locale diventa in Calabria uno dei principali vincoli e un fattore frenante dello sviluppo. Non solo i tassi praticati sono maggiori della media nazionale e ad un livello tale da rendere problematica la sopravvivenza delle imprese, ma la stessa disponibilità ad erogare credito è bassa. In assenza di garanzie patrimoniali tali da rendere nullo il rischio per l`istituto bancario il credito non viene mai concesso, neanche per somme minime. Il ricorso agli usurai diviene allora l`unica alternativa praticabile per un imprenditore che voglia iniziare una nuova attività imprenditoriale o si trovi in una situazione di momentanea difficoltà. Non a caso in Calabria la correlazione fra usura e razionamento del credito è sicuramente elevatissima.
Ma la scarsa disponibilità ad erogare crediti ci porta a fare una ulteriore considerazione.
E’ la scarsa attenzione alle idee imprenditoriali, anche innovative, che costituisce un freno fortissimo allo sviluppo. Se infatti Bill Gates fosse nato in Calabria probabilmente la Microsoft non sarebbe mai esistita, perché molto probabilmente non avrebbe trovato nessuna banca disposta a finanziare la sua idea. Il credito soprattutto ai giovani imprenditori e alle idee innovative dovrebbe essere una forma di investimento per le banche che, anche se accettano un maggior rischio su quel credito, nello stesso tempo si aprono la possibilità di avere fra i propri clienti degli imprenditori di successo che nel lungo periodo sono quelli più importanti per le banche.
Per colmare il gap fra domanda di credito e offerta di credito a livello locale  e territoriale e per superare le politiche di razionamento del credito si può ricorrere ad una forma innovativo di credito che prende il nome di Microcredito
Il microcredito generalmente viene inquadrato all’interno di uno schema di finanza etica e parte dall’assunto che le piccole attività economiche, anche se apparentemente più rischiose, sono alla base dello sviluppo di un’area e che queste devono essere incentivate e non abbandonate a se stesse. Il rischio di insolvenza in questo caso viene accettato ed assunto dal finanziatore come forma redistributiva e messo al servizio del progetto di sviluppo dell’economia locale.
Il microcredito nasce all’interno di reti di relazioni corte che si sviluppano a livello locale e fa della conoscenza diretta uno dei punti di forza della valutazione. Colui che richiede un finanziamento viene valutato sulla base della conoscenza diretta e non di dati tratti da banche dati impersonali. Il Finanziatore quindi “conosce” direttamente il Finanziato ed è in grado di avere un’idea precisa e realistica della sua affidabilità.
Il microcredito appare un’ottima difesa che sistemi sociali fortemente integrati mettono in campo nei periodi di crisi per ammortizzarne meglio gli effetti negativi.
In Calabria il microcredito è ancora poco sviluppato, ma il contesto sociale appare molto promettente per questa forma innovativa di finanziamento. La presenza di reti corte consolidate all’interno dei territori, la piccola dimensione delle imprese e la presenza di un settore Non Profit molto sviluppato sono degli elementi fondamentali per lo sviluppo del microcredito.
Un intervento forte in questo senso potrebbe aiutare a superare il razionamento del credito esercitato dalle banche e creare le condizioni perché una nuova classe imprenditoriale possa affermarsi attraverso una maggiore facilità di accesso al credito.

* Docente università Mediterranea di Reggio Calabria

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