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Cocaina dal porto di Gioia Tauro, i primi nomi

GIOIA TAURO I carabinieri del Ros di Roma stanno eseguendo in tutt`Italia una vasta operazione antidroga per un traffico internazionale di sostanze stupefacenti che ha avuto come porto di smercio a…

Pubblicato il: 10/11/2011 – 10:38
Cocaina dal porto di Gioia Tauro, i primi nomi

GIOIA TAURO I carabinieri del Ros di Roma stanno eseguendo in tutt`Italia una vasta operazione antidroga per un traffico internazionale di sostanze stupefacenti che ha avuto come porto di smercio anche Gioia Tauro e che era controllatob dalla `ndrangheta. In particolare, i trenta arresti che vengono eseguiti in Calabria, Lombardia, Emilia, Sicialia, Puglia e Lazio sono frutto di due grossi sequestri per ingenti partite di cocaina fermate nel recente passato negli scali di Gioia Tauro (12 novembre 2010) e Livorno. I quantitativi che erano stati bloccati, attraverso una pista di indagine che seguiva le navi provenienti dal Sud America fino all`Europa, erano di 1000 chilogrammi nel primo caso e di 1200 chilogrammi nel secondo, a cui bisogna aggiungere un terzo sequestro di 400 chilogrammi che era avvenuto nel settembre del 2010 a Bogotà. Secondo quanto sta trapelando in queste ore, l`organizzazione internazionale avrebbe creato negli anni una serie di società dedite all`import-export di prodotti commerciali, in modo da rendere più facile l`occultamento della droga dentro container che trasportavano merce legale. Allo stato non si conosce ancora l`identità delle persone arrestati. Maggiori particolari verranno resi noti in una conferenza stampa in programma nella tarda mattinata nella Procura della Repubblica di Roma.
L`incontro con i cronisti, a cui per la Direzione distrettuale antimafia di Roma ha partecipato il procuratore Giancarlo Capaldo, ha poi consentito di far conoscere i primi nomi trapelati dall`inchiesta partita nella Capitale. In Colombia tra gli altri è stato arrestato Alessandro Pugliese, il gestore di un ristorante di Bogotà considerato l`anello di collegamento tra il gruppo criminale sadamericano e quello italiano composto da personaggi di origine calabrese, riconducibili a Vincenzo Calabrese, ammazzato in un agguato lo scorso 12 marzo a San Calogero. Nella conferenza stampa è stato spiegato che la droga era destinata al mercato del Nord Italia e dell`Europa. Una volta giunta sul mercato la cocaina avrebbe fruttato circa 500 milioni di euro. Gli atti dell`inchiesta saranno ora trasmessi, per competenza, alla Procura di Reggio.

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