COSENZA Sembra Il fascino discreto della borghesia: ma nel film di Bunuel i protagonisti sedevano a tavola e non riuscivano a mangiare, mentre a Palazzo dei Bruzi si danno appuntamento e non riescono a riunirsi. Per la terza volta in pochi giorni, infatti, il sindaco Mario Occhiuto non è riuscito a presentare in Consiglio le sue linee programmatiche, che poi sono il primo atto politico-amministrativo di una certa rilevanza. “Tu sì che sei un signore”, dice il pdl Lino Di Nardo all`udc Raffaele Cesario, arrivato comunque con calma. Il ringraziamento è per non aver disertato la seduta come molti altri consiglieri, l`idea che a questo punto prende forma nei corridoi del Palazzo è che le tribolazioni romane abbiano avuto ricadute anche nelle periferie del berlusconismo. Il presidente del consiglio comunale Luca Morrone s`intrattiene informandosi tra i banchi della maggioranza. Poi, con ritardo, s`inizia: il sindaco e mezza giunta sono assenti per “sopraggiunti impegni istituzionali”, i presenti (presidente compreso) sono 24; Maria Lucente e Sergio Nucci sono assenti, ingiustificati a differenza di Ambrogio, Bartolomeo, Falbo, Formoso, Perugini e Giuseppe Spadafora. Il primo e ultimo a parlare è Pierluigi Caputo (Pdl): viene votata all`unanimità la sua proposta di rinviare tutto a lunedì 14 (ore 10) e in seconda convocazione il giorno seguente alle 15.
Peccato, c`erano pure le slide pronte ma non sono servite neanche oggi. A un certo punto un casiniano casinista ha sventolato alla tribunetta semivuota, sorridendo, la rivista “Of, il mensile dedicato all`arte funeraria” arrivata nella casella di posta del capogruppo pidiellino: e non è né uno scherzo né un`intimidazione, forse però è un segnale. Il fascino discreto della maggioranza.
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