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Succurro: «Il Centro internazionale di studi gioachimiti sta subendo un’aggressione»

SAN GIOVANNI IN FIORE «Il Centro internazionale di studi gioachimiti sta subendo un’aggressione», esordisce così senza nessun giro di parole Riccardo Succurro, iresidente del Centro internazionale …

Pubblicato il: 10/11/2011 – 12:35
Succurro: «Il Centro internazionale di studi gioachimiti sta subendo un’aggressione»

SAN GIOVANNI IN FIORE «Il Centro internazionale di studi gioachimiti sta subendo un’aggressione», esordisce così senza nessun giro di parole Riccardo Succurro, iresidente del Centro internazionale di studi gioachimiti durante la conferenza stampa, a meno di una settimana dal consiglio comunale, con all’ordine del giorno la richiesta di annullamento della delibera del commissario Ippolito, che destinava i locali all’interno dell’Abbazia florense per 99 anni. Seduto vicino a lui, nella sala dell’Archicenobio florense, il vicepresidente Saverio Basile e il segretario del Centro studi, Giovanni Greco. «Il problema non è la revoca della concessione dei locali – continua Succurro – ma è la revoca di una linea politica sul Centro internazionale di studi gioachimiti che dura ormai da un trentennio». Il presidente Succurro snocciola delibere e nomi con dovizia di particolari, ricordando «l’istituzione del Centro il 2 dicembre dell’82, ma già nell’81 la giunta municipale esprimeva la volontà di destinare i locali dell’Abbazia florense, appena ristrutturata e resa agibile al Centro. Basti pensare – aggiunge – che solo una settimana dopo, dall’istituzione, la stessa giunta ha recepito lo statuto e nello stesso anno solare anche il consiglio comunale di San Giovanni in Fiore ha votato favorevolmente». Succurro ripercorre la vicenda della delibera commissariale: «Appena eletto il sindaco Barile, abbiamo inviato una richiesta d’incontro ufficiale e dalla quale è scaturita una visita al Centro, durante la quale – spiega Succurro – ho spiegato l’intero iter delle delibere legate ai locali destinati al Centro. Purtroppo il sindaco si è fermato all’atto del 1991». E sulla vicenda della delibera commissariale ribadisce come «il commissario è venuto a visitare il nostro Centro e si è reso subito conto del ruolo e delle attività, che questo Centro ricopre nel mondo degli studiosi gioachimiti. Da qui è nata il nuovo disciplinare, che racchiude tutte le delibere che sono intercorse dal 1979 ad oggi. Abbiamo sempre trovato amministrazioni comunali pronte a sostenere il Centro studi gioachimiti, che assieme ad altri enti come la Provincia di Cosenza, la Regione Calabria e alcune banche ha consentito il grande lavoro, che l’unico istituto culturale calabrese riconosciuto dal ministero dei Beni culturali, ha svolto il questo trentennio». Infine, Succurro ricorda i grandi risultati raggiunti, «grazie al grande lavoro del primo presidente Salvatore Oliverio, del Comitato scientifico, del Comitato editoriale e della giunta esecutiva abbiamo realizzato il sogno di molti studiosi pubblicando l’edizioni critiche delle opere di Gioacchino da Fiore». C’è spazio, infine, nell’incontro con i giornalisti florensi per due ultime stilettate. La prima destinata alla giunta Barile: «Le più grandi biblioteche italiane sono ospitate nei palazzi più importanti, la nostra biblioteca specialistica è citata in una pubblicazione del Ministero dei Beni Culturali, non penso che possa essere traslocata in un garage»; la seconda all’opinione pubblica, che in questi giorni ha dimostrato attaccamento verso il Centro: «Noi siamo figli di Ernesto Bonaiuti, il primo storico che negli anni ’20 si occupò delle opere di Gioacchino, lui per vari motivi non c’è riuscito, noi in un trentennio di duro lavoro abbiamo realizzato il suo sogno e di molti studiosi».

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