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"Mamma Africa", Gratteri e Lucano: tre esempi per le nuove generazioni

CATANZARO Il gotha della scienza pediatrica internazionale si è ritrovato a Catanzaro per una tre giorni, iniziata oggi, di analisi, confronto e riflessione. Per la quinta edizione del Joint Meetin…

Pubblicato il: 10/11/2011 – 20:18
"Mamma Africa", Gratteri e Lucano: tre esempi per le nuove generazioni

CATANZARO Il gotha della scienza pediatrica internazionale si è ritrovato a Catanzaro per una tre giorni, iniziata oggi, di analisi, confronto e riflessione. Per la quinta edizione del Joint Meeting on Adolescence Medicine sono giunti nel capoluogo calabrese da ogni parte del mondo: Spagna, Svizzera, Cipro, Grecia, Ecuador, Egitto, Qatar, Israele, Stati Uniti, Argentina, Cile, Brasile, Uruguay. Un approccio moderno e innovativo focalizzato non soltanto sulle patologie ma anche sulla comunicazione con gli adolescenti, sulle problematiche sociali e assistenziali di questo delicato e complesso periodo della vita. Proprio per questo la comunità scientifica ha voluto accanto a sé tre personaggi calabresi che con la loro opera hanno rappresentato e rappresentano un esempio per le nuove generazioni: Nicola Gratteri, procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, magistrato da anni impegnato in prima linea contro la `ndrangheta; Domenico Lucano, sindaco di Riace, primo comune calabrese capace d’integrare i rifugiati e proporre un nuovo modello di rivitalizzazione dei borghi storici, e Norina Ventre “Mamma Africa” per l’impegno profuso nei confronti degli extracomunitari che lavorano nelle campagne di Rosarno. Pochi minuti di filmato sono bastati per far comprendere alla platea internazionale l’unicità dell’esperienza di Norina Ventre, 83 anni, di cui dieci passati ad assistere le centinaia di giovani africani che, in condizioni disumane, lavorano alla raccolta degli agrumi nella Piana di Gioia Tauro. Alla consegna del riconoscimento (il riccio d’argento dell’orafo Gerardo Sacco) Mamma Africa non è riuscita a celare l’emozione. Ha ringraziato tutti e ha chiesto soltanto «l’aiuto di chi ha un cuore e sente di dover fare qualcosa». L’ultima battaglia di Norina Ventre è un centro per bambini disabili, «ho investito – ha raccontato – i soldi che stavo conservando per la mia morte, vorrà dire che quando accadrà dovrà pensarci il Comune». È stato il prefetto di Catanzaro Reppucci a presentare alla sala «l’alfiere della legalità» Nicola Gratteri. Il prefetto nel suo breve intervento ha lanciato un appello affinché la società civile calabrese «esca dal letargo, non si può rimanere indifferente davanti alla brutalità dei clan. Magistratura e forze dell’ordine non possono vincere questa guerra da soli, serve l’aiuto di tutti». Il magistrato della Dda reggina ha ribadito più volte nella sua relazione l’importanza dell’educazione, degli insegnamento, del buon esempio per le nuove generazioni. È partito proprio dalla sua esperienza, cresciuto in un paese ad alta densità mafiosa, i suoi compagni di giochi sono stati i figli dei boss, gli stessi che anni dopo ha arrestato e fatto condannare. «Anch’io – ha aggiunto – se non avessi avuto una famiglia perbene ora probabilmente sarei un capo mafia». Si è «salvato» grazie all’educazione e alla cultura. Un elogio, quello di Gratteri, all’onestà intesa come rispetto della verità e di se stessi «perché – ha detto – prima del magistrato viene l’uomo. So che quando parlo e ho il coraggio di dire quello che gli altri non dicono probabilmente danneggio la mia carriera, ma non sono masochista. Solo che non so dire bugie, se lo facessi tradirei innanzitutto gli insegnamenti dei miei genitori, quindi me stesso». Gratteri ha sottolineato con forza come sia fondamentale il rapporto con i giovanissimi, «per questo da 25 anni vado nelle scuole. Agli studenti dico sempre: la cultura è la vostra unica arma di riscatto». Assente a causa del maltempo il sindaco Lucano. A rappresentare le istituzioni erano presenti gli assessori regionali Domenico Tallini e Mario Caligiuri, il presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro, il vicesindaco del capoluogo Maria Grazia Caporale e il presidente del consiglio comunale Ivan Cardamone.

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