ZUMPANO La tensione cala un po’ quando Fulvio Lucisano consegna al sindaco di Zumpano, Maria Lucente, un’opera “apotropaica” dell`orafo Gerardo Sacco. È così che si stempera nella scaramanzia, ma solo per un attimo, la polemica sul rischio frane che interesserebbe il nuovo multisala Andromeda River inaugurata oggi dal produttore, originario di Villa San Giovanni.
La proprietà della struttura alle porte di Cosenza produce anche un dossier di oltre 150 pagine con le ultime tappe di una vicenda trascinatasi un decennio: parla di «una strana campagna diffamatoria» che «vorrebbe affossare una bellissima realtà sotto gli occhi di tutti» la spa Duel Village, che annuncia querele e “a supporto” fornisce anche «un parere positivo espresso lo scorso 30 giugno dall’Autorità di bacino regionale» e il «positivo collaudo» dei lavori. Sulla frana che lo scorso marzo ha sfondato il retro dell’ipermercato Lidl, confinante con il multisala, incalza la troupe di Presadiretta: secondo il Pai la zona sarebbe ad alto rischio, ma Carlo Simeoli, amministratore della società, e il sindaco Lucente glissano davanti alle telecamere. Il primo cittadino invita il giornalista Domenico Iannacone in Comune, annuncia una conferenza stampa dedicata al caso e si prende l’applauso di molti dei curiosi radunatisi quando invita tutti al buffet e «a godersi il giorno di festa per un’iniziativa di cui essere orgogliosi». Qualcuno alimenta anche dietrologie chiedendo al cronista «ma chi ti paga?».
Poco prima, Simeoli in conferenza stampa aveva puntato sulle ricadute economiche e occupazionali del multisala: «Abbiamo dato occupazione alle persone del posto e ancora ne daremo a cento famiglie». Nella megastruttura ci sono anche bar, bowling, sale gioco e punti di ristoro.
Lucisano motiva la scelta di investire in Calabria con la sua Iim: parla di un bacino di utenza potenzialmente smisurato e di scarsità di sale ma lo fa proprio nel tessuto urbano (Cosenza-Rende) più fornito della Calabria, forse tra i più “coperti” del Sud con le sue 9 sale (4 a Cosenza tra Citrigno, Modernissimo e San Nicola; 5 a Rende se si sommano le 3 del Garden e le 2 supertecnologiche del teatro Auditorium dell’Unical inaugurato una settimana fa), senza contare i circoli di cinefili come quello di Rovito, partito anni fa come club d’essai nella stazione ferroviaria dismessa ma istituzionalizzatosi da un paio d’anni nel nuovo teatro del centro presilano.
La Campania detta legge, con il docente Unical Bruno Roberti («Apriamo queste sale agli studenti del Dams»), napoletano come Luciano Stella, collaboratore di Lucisano oltre che gestore, per anni, di alcune sale cosentine. Ricorda gli anni in cui l’Astra (oggi Modernissimo), da cinema a luci rosse divenne luogo di film d’autore con il (rimpianto) martedì d’essai che richiamò un pubblico inaspettato, spera che si possa procedere «senza faide, senza pestarsi i piedi e senza lamentazioni all’insegna della frase di Roberto Rossellini: fare film utili che producano utili». Lucisano apre sul coinvolgimento del pubblico giovane («matinée e prezzi ridotti per gli universitari») ed elogia la collocazione «in centro città» dell’Andromeda River, sebbene la zona non sia proprio fornitissima dal punto di vista del trasporto pubblico e di certo difficilmente raggiungibile a piedi.
Venerdì 11/11/11, alla faccia della cabala, le prime proiezioni (“Il re leone 3D”, “Immortals 3D”, “Lezioni di cioccolato 2” e “Il cuore grande delle ragazze”); ma scaramanzia a parte, nel dossier la parola “rischio” è tutt’altro che assente: il certificato di collaudo dell’8 settembre scorso parla di «intervento di mitigazione e riduzione del rischio frana con esecuzione di opere antierosive, installazione di barriera paramassi, sistemazione e consolidamento della scarpata» ed è ultimativa l`«ordinanza contingibile ed urgente» con la quale nell’estate 2010 il Comune intimava alla società Duel Village di effettuare i lavori di messa in sicurezza.
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