COSENZA «Non abbiamo ancora discusso delle linee programmatiche, le commissioni consiliari sono, per il momento, luoghi inutili per l’indifferenza che la struttura comunale dedica al dibattito democratico; ma le decisioni del sindaco o, meglio, dell’architetto-imprenditore-sindaco non mancano» Lo afferma, in una nota, la coalizione “La migliore Cosenza di sempre”.
Per la terza volta in pochi giorni, infatti, il sindaco Mario Occhiuto non è riuscito a presentare in Consiglio le sue linee programmatiche, che poi sono il primo atto politico-amministrativo di una certa rilevanza. La volta buona dovrebbe essere lunedì prossimo.
«Prenderemo la parola – prosegue la nota – in consiglio comunale e faremo sentire la nostra voce sulle questioni della metropolitana, dell’ex Jolly, delle cosiddette “porte”, sulla rottamazione delle case di via Popilia e su tutto il resto, ma oggi ne leggiamo altre due che non comparivano nella pur lunga relazione fatta dal sindaco nella seduta consiliare del 26 ottobre 2011: lo spostamento della fiera di San Giuseppe su viale Mancini e l’isola pedonale su via Montesanto. Noi rispettiamo naturalmente tutte le opinioni e ancor di più le determinazioni legittimamente adottate, ma pensiamo che alcune di esse, come quelle citate, dovrebbero essere discusse prima con i rappresentanti dei cittadini eletti in consiglio comunale e poi con questori e prefetti. Se fossimo stati consultati nelle forme previste e dovute avremo detto che non ci convincono né l’una, né l’altra cosa. La fiera di San Giuseppe nasce nel centro storico e li ha le sue radici, oltre a costituire un elemento attrattivo e commerciale per la parte di città che tutti dicono di voler valorizzare e rilanciare. A noi pare che lo spoglio progressivo che il centro storico sta subendo vada invece in direzione opposta e che ancor di più la improvvisa e unilaterale decisione dello spostamento della fiera sulla grande arteria sarà pure una visione che risponde a logiche urbanistiche avanzate ma aggrava lo stato di abbandono del centro storico senza rispettarne né le tradizioni e neanche gli interessi dei cosentini, che hanno a cuore le sorti della città antica. Questore e prefetto avanzano perplessità sul piano igienico e della sicurezza? Bene, – afferma ancora la coalizione – è proprio su questi fronti che il Comune dovrebbe impegnarsi utilizzando le risorse per rendere il centro storico adeguato a ospitare eventi e consentire così che la festa viva, come sempre, negli angoli suggestivi del centro storico piuttosto che eludere il problema e spostare tutto. Seconda questione: via Montesanto. È la strada più commerciale della città. Ci sono attività professionali e studi medici, parcheggi e uffici. Nell’ipotesi dell’isola pedonale alcune vitali attività dovrebbero chiudere con la conseguenza della perdita secca di posti di lavoro. In conclusione esprimiamo perplessità sul metodo e sul merito». La coalizione è categorica: «Non ci piace un`amministrazione che continua a procedere per annunci e con decisioni che passano sulla testa degli organi elettivi che stanno lì proprio per valutare, approvare o non approvare le proposte del governo cittadino. Al quale, alla fine, spetta, certo, l’ultima parola e la decisione finale ma che non può saltare a piè pari tutti i passaggi di partecipazione democratica e di coinvolgimento se non di tutti i cittadini, quantomeno di coloro che li rappresentano. Ne riparleremo in consiglio comunale, ma diciamo sin d’ora che se il riferimento è il “modello Reggio” con tutte le sue disinvolture amministrative ci batteremo per rispettare le tradizioni cittadine e riportare a Cosenza, sobrietà, partecipazione, cultura democratica tolleranza, e sensibilità per le categorie deboli».
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