CITTANOVA Prima o poi tutti i nodi vengono al pettine. O se vogliamo le bugie hanno le gambe corte. Ebbene, la bugia in questione riguarda la storia di un padre e un figlio che inventano una falsa tentata rapina per giustificare una loro malafatta ma vengono scoperti e arrestati dai carabinieri e della polizia. I fatti riguardano Antonio Gerace, 54 anni e suo figlio V. di 19 anni che il 22 agosto scorso erano finiti in ospedale per ferite multiple ai glutei e agli arti inferiori. Nell`occasione i due avevano affermato di essere stati colpiti da ignoti che si erano introdotti nel loro ovile per tentare un furto dei loro capi di bestiame. Proprio nel tentativo di sventare il colpo – secondo la ricostruzione data dai due – sarebbero stati feriti. Una versione che però non aveva convinto gli investigatori. Soprattutto dopo la denuncia di un cinquantottenne di Cittanova, in provincia di Reggio Calabria, che confessato ai poliziotti del commissariato locale di aver sparato alcuni colpi di fucile, illegalmente detenuto, all`indirizzo di due uomini che avevano tentato di rubare del gasolio da uno dei sui mezzi parcheggiato nel piazzale della sua rimessa. L`uomo avrebbe agito dopo aver subito diversi furti di carburante dai suoi mezzi. E quella sera si era appunto appostato per scoprire i colpevoli. Così gli investigatori al termine delle loro indagini hanno ricollegato quei fatti avvenuti in zona e riconosciuto nei due uomini gli autori del tentato furto di gasolio. Il cinquantaquattrenne è finito in carcere mentre suo figlio è stato posto ai domiciliari. Per entrambi l`accusa è il furto aggravato. Invece al proprietario del mezzo autore del duplice ferimento è stato notificato l`obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
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