PAOLA Gratitudine per il lavoro della Procura di Paola viene espressa, in una nota, dal “comitato civico Natale De Grazia”. «L`emissione delle richieste di custodia cautelare – affermano i componenti del sodalizio dedicato alla memoria del militare di Marina impegnato nelle inchieste sulle nave dei veleni – sono l`epilogo di anni di lavoro, tesi all`acquisizione di dati per tutelare la salute della popolazione. Noi non siamo giustizialisti, nè godiamo di fronte alla limitazione della libertà, ma i provvedimenti di custodia cautelare emessi in questi giorni, aggiungono un tassello di verità a quelle vicende che da più parti si è cercato e si cerca di occultare, soprattutto da quegli ambienti istituzionali che troppo spesso vestono i panni dei rassicuratori e che hanno cercato di convincere l`opinione pubblica che il mare inquinato e i veleni dell`Olivaerano un`invenzione degli ambientalisti e degli organi di informazione in cerca di notizie sensazionali». Il Comitato, però, si preoccupa anche del dopo inchiesta. «L`individuazione di responsabilità – si afferma ancora nella nota -, sui veleni disseminati nel fiume Oliva e nel Tirreno cosentino, secondo il principio che “chi inquina paghi”, potrebbe costringere chi indebitamente si è arricchito minando la salute dei cittadini, a restituire parte di quegli illeciti guadagni, sostenendo i costi della bonifica di cui non possono e non devono farsi carico i cittadini».
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