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La denuncia di Borrelli: «La Dda abbandonata»

«C`è da fare una scelta, se la Calabria è davvero un problema nazionale come tale deve essere affrontato». Il procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, lancia il suo grido d`allarme per…

Pubblicato il: 17/11/2011 – 19:44
La denuncia di Borrelli: «La Dda abbandonata»

«C`è da fare una scelta, se la Calabria è davvero un problema nazionale come tale deve essere affrontato». Il procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, lancia il suo grido d`allarme per la situazione della lotta alla criminalità organizzata. La Distrettuale antimafia di Catanzaro può contare, al momento, solo su 6 magistrati. Riuscire a fare tutto diventa quasi impossibile. Raccogliere il materiale probatorio, condurre le indagini e portarle fino alla condanna, così dovrebbe essere . E invece la coperta è troppo corta, se ci si concentra sulle indagini si hanno enormi difficoltà nel garantire la presenza dei magistrati in dibattimento. E per le forze dell`ordine il quadro non cambia. «Così – aggiunge Borrelli – fare il comitato per la sicurezza sul luogo dove hanno tagliato gli ulivi è bello, ma meglio sarebbe garantire una presenza costante per evitare che fatti tanto gravi accadano». Eppure molto si è comunque fatto. «In questo momento, grazie al materiale che abbiamo raccolto, potremmo offrire un contributo indimenticabile per liberare due terzi del territorio calabrese dalla criminalità. Ma servono risorse che non abbiamo». Mancano magistrati e quando ci sono (ad aprile arriveranno due nuovi pm) manca il personale amministrativo. E poi ci sono i paradossi della burocrazia. Per esempio il progetto del Ministero per informatizzare gli atti giudiziari. A Catanzaro sono stati assegnati 30 computer, ma neanche uno scanner per trasformare i documenti in file. Ma soprattutto Borrelli evidenzia le carenze delle istituzioni locali. «L`unico aiuto ci è arrivato dalla Provincia di Catanzaro che con un progetto di reinserimento dei cassaintegrati ci ha consentito di poter contare su altre risorse umane. Le altre istituzioni – ha concluso Borrelli – sono rimaste del tutto assenti nella disperata lotta che si sta portando avanti per affermare la legalità su questo territorio».

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