CATANZARO Erano tornati in libertà da poco più di un mese, dopo il blitz dopo il quale erano finiti in cella il 10 settembre 2010. Ieri, però, Gregorio Pellegrino e Otello Rizzo, due imprenditori edili rispettivamente di 55 e 50 anni, sono stati condannati dal Tribunale di Catanzaro a quattro anni di reclusione ciascuno per tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose. Gli imprenditori sono stati coinvolti il 10 settembre dello scorso anno nell`operazione denominata “Caterpillar”. Secondo l`accusa, i due, con minacce e una intimidazione, avrebbero tentato di costringere un imprenditore che si era aggiudicato l`appalto per la ristrutturazione dello stadio di Stalettì, a rinunciare ai lavori. Alla vittima fu incendiato anche un mezzo meccanico. Gli inquirenti, nelle indagini che avevano portato all`operazione, ipotizzavano la vicinanza dei due imprenditori condannati con ambienti della criminalità locale. Rizzo, in particolare, era definito dall`accusa il “braccio destro” di Rocco Catroppa, uomo ucciso in un agguato a Palermiti, durante la festa patronale, il 28 agosto 2010.
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