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Porto sottoutilizzato, il Sul rompe il silenzio con un sit in bipartisan

GIOIA TAURO Un partecipato sit in degli operai mentre era in corso la riunione del comitato portuale. È questa la prima forma di protesta messa in atto, questa mattina, dal Coordinamento dei portua…

Pubblicato il: 23/11/2011 – 15:24
Porto sottoutilizzato, il Sul rompe il silenzio con un sit in bipartisan

GIOIA TAURO Un partecipato sit in degli operai mentre era in corso la riunione del comitato portuale. È questa la prima forma di protesta messa in atto, questa mattina, dal Coordinamento dei portuali di Gioia Tauro aderente al Sul, l`unico sindacato che non ha firmato il protocollo per la cassa integrazione dei lavoratori. Un centinaio di dipendenti della Medcenter, liberi dai turni di lavoro, si sono radunati davanti alla sede dell`Autorità portuale, per un concentramento avvenuto in una zona esterna all`area portuale, ma a poca distanza dalla banchina “alti fondali” che, per scelta della società terminalista del gruppo Contship, viene utilizzata per la sosta delle tante gru che in questa fase di calo del lavoro non usa. Proprio da questa immagine che meglio di qualunque altra mostra lo stato di crisi attuale, è partito il segretario regionale del Sul, Carmelo Cozza, parlando dal megafono mentre proseguiva la riunione del comitato portuale con la partecipazione fra gli altri della vicepresidente della Regione Antonella Stasi e del presidente della Provincia Peppe Raffa. «Medcenter – ha detto il sindacalista – ha messo nero su bianco le sue previsioni critiche affermando che fino al 2014 non prevede aumenti di traffico dei container: non possiamo stare fermi fino a quella data. Le 6 gru parcheggiate da maggio proprio sotto i nostri occhi sono  l`emblema di una crisi che si aggrava perché, dopo la recente autorizzazione per la cassa integrazione, c`è stato un calo dei movimenti anziché un aumento come ci era stato garantito». La protesta, spiegata con l`esigenza di «abbattere il muro del silenzio che è stato eretto intorno alla vertenza», non ha registrato l`adesione degli altri sindacati – ma questo era purtroppo prevedibile, stante la solita e grave separazione interna al fronte sindacale – bensì di una serie di politici e associazioni di diversa estrazione. Assieme ai portuali c`erano infatti intellettuali come il regista Arturo Lavorato, il consigliere provinciale di centrodestra Rocco Sciarrone e il suo collega di Rifondazione comunista Giuseppe Longo. Il segretario provinciale del Pdci, Lorenzo Fascì col senatore Mommo Tripodi, e il vicepresidente del consiglio comunale di Rosarno, il pidiellino Agostino Barone. Ma anche gruppi organizzati e attivi sul territorio della provincia, come il movimento Cittadinanza democratica, di cui fanno parte i consiglieri comunali di maggioranza nel civico consesso di Gioia Tauro, il Centro sociale Angelina Cartella di Reggio, Rinascita per Cinquefrondi e San Ferdinando in movimento, nonché il Gruppo d`acquisto solidale e popolare della Piana. Cozza ha illustrato ai lavoratori il documento (allegato al nostro articolo) che i due componenti del comitato portuale rappresentanti del Sul, Domenico Macrì e Daniele Caratozzolo, hanno portato all`attenzione dell`organismo negli stessi frangenti, ottenendo una discussione ampia che come sempre si è tenuta a porte chiuse. «Tutti gli enti – ha attaccato il sindacalista – si sono impegnati a parole. Dato il silenzio assordante abbiamo deciso di alzare la voce perchè, è vero, ci sono delle responsabilità enormi in capo al governo che non ha una politica portuale all`altezza, ma è vero anche che dei 450 milioni di euro previsti con l`Accordo di programma quadro (di cui è competente la Regione, ndr) non è stato speso nulla e non sappiamo per quanto altro tempo Medcenter vuole continuare a sottoutilizzare il porto che ha in concessione dallo Stato, così come ha fatto fino adesso». Per Cozza, infine, «la manifestazione di stamani è solo l`inizio della mobilitazione, in cui vogliamo coinvolgere la popolazione e i Comuni, per fare capire che col porto non bisogna scherzare, perché se muore o se diventa una struttura di serie b l`economia di tutta la regione ne risentirà». Per far capire quanto la protesta del Sul sia veramente priva di colori politici di parte, «perché il momento è drammatico e bisogna evitare strumentalizzazioni politiche» gli operai hanno accolto nell`area del presidio – vigilato da carabinieri e polizia  – il consigliere regionale della Lista Scopelliti, Candeloro Imbalzano, venuto a dare manforte alla protesta, sebbene sul ritardo nell`applicazione dell`Apq e sulla sottoutilizzazione della banchina portuale la Regione abbia molte responsabilità.

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