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Processo Lea Garofalo, nominato un altro giudice

MILANO Sarà Anna Introini presidente della nona sezione del Tribunale di Milano e ora applicata anche alla Corte d`Assise a presiedere i giudici del processo per l`omicidio di Lea Garofalo, la coll…

Pubblicato il: 24/11/2011 – 13:54
Processo Lea Garofalo, nominato un altro giudice

MILANO Sarà Anna Introini presidente della nona sezione del Tribunale di Milano e ora applicata anche alla Corte d`Assise a presiedere i giudici del processo per l`omicidio di Lea Garofalo, la collaboratrice di giustizia uccisa e sciolta nell`acido due anni fa, sostituendo così Filippo Grisolia, il magistrato che è andato a Roma perché ha accettato l`incarico di capo di gabinetto del ministero della Giustizia. La nomina di Anna Introini come presidente applicato alla Corte d`Assise dove il dibattimento dovrà ricominciare da capo è stata resa nota in una circolare inviata ai giudici del Tribunale dal presidente Livia Pomodoro. Nella circolare si specifica che tra qualche mese verrà comunque bandito un concorso formale per ricoprire il posto di presidente della Corte d`Assise lasciato da Grisolia. Il presidente del Tribunale di Milano in una nota ha precisato che «a seguito del trasferimento a Roma del presidente Filippo Grisolia per assumere l`incarico di capo di gabinetto del ministero di Giustizia, si è provveduto immediatamente alla sua sostituzione con altro magistrato che terrà regolarmente l`udienza del primo dicembre e quelle successive fino alla conclusione del processo». «Spetterà al nuovo presidente e al suo collegio – continua la nota di Livia Pomodoro – ogni decisione in ordine all`andamento del processo, tenuto conto della gravità dei reati contestati e anche alla fine di evitare eventuali scarcerazioni. La presidenza – conclude la nota – si dichiara certa che si farà di tutto per evitare ulteriori sofferenze e disagi alle persone offese». Livia Pomodoro in particolare si riferisce a Denise, la ragazza di 19 anni, figlia della donna uccisa e del suo ex convivente Carlo Cosco, uno degli imputati, la quale si è costituita parte civile contro il padre e ha testimoniato in aula. La giovane da tempo vive sotto tutela.
SCADENZA TERMINI CUSTODIA CAUTELARE Il primo dicembre si terrà l`udienza del processo per l`omicidio di Lea Garofalo con il nuovo presidente della Corte d`Assise nominato oggi. La Procura ha intenzione di chiedere un calendario fitto di udienze per portare a termine il dibattimento il prima possibile. Il motivo è che se entro luglio non arriva la sentenza di primo grado i sei imputati, ora in carcere, tra i quali Carlo Cosco, l`ex convivente di Lea Garofalo, potrebbero ritornare in libertà per la scadenza dei termini di custodia cautelare. I sei vennero arrestati a ottobre dell`anno scorso dai carabinieri di Milano coordinati dal pm della Dda Marcello Tatangelo e dalla collega Maria Letizia Mannella. ANM Il presidente dell`Anm, Luca Palamara, parlando a margine della cerimonia di insediamento del Comitato direttivo della Scuola di formazione della magistratura al Csm, In mattinata era intervenuto sul caso, assicurando la ripresa del processo: «I giudici della Corte d`Assise di Milano hanno a disposizione le norme che gli consentiranno di non vanificare il processo per l`uccisione di Lea Garofalo, in seguito alla nomina del presidente Filippo Grisolia a capo di Gabinetto del Guardasigilli». Palamara ha poi aggiunto che ovviamente, per questioni del genere, non si devono «creare disagi alla macchina giudiziaria e a tutte le questioni che attengono ai processi ma sono sicuro che a Milano sapranno trovare una soluzione». In pratica, i testimoni, nel giro di una o due udienze, potrebbero essere chiamati solo a confermare quanto hanno già detto finora nel dibattimento.
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Fonti del Ministero, sin da questa mattina, avevano assicurato che non ci sarà né un significativo ritardo, né un azzeramento della conclusione del processo nel rispetto del diritto della difesa e del principio del giudice naturale. Secondo la giurisprudenza della Cassazione ci sarà una rinnovazione di carattere formale e quindi sono sufficienti un paio di udienze dove verranno acquisiti tutti gli atti e le testimonianze del processo. Lo stesso Grisolia ha avuto assicurazioni da parte del presidente del Tribunale di Milano, Pomodoro, che sarà fornito il massimo della collaborazione affinché il processo prosegua il suo corso grazie anche alla disponibilità di tutti i colleghi. L`insediamento al ministero della Giustizia da parte di Grisolia è stato posticipato per consentire domani la sua presenza in aula per un ultimo processo in tema di terrorismo internazionale. Domani, infatti, a Milano si concluderà il processo con relativa sentenza. Nessun problema anche per altri due processi seguiti da Grisolia: uno per omicidio, per il quale gli avvocati hanno già dato il loro consenso per l`acquisizione degli atti; e un altro per un assalto a un furgone blindato, per il quale anche in questo caso i legali hanno accettato l`acquisizione degli atti e sarà quindi possibile proseguire il processo senza interruzioni.

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