Il Verona domina il primo tempo, la Reggina il secondo. La differenza la fa il gol segnato da Pichlmann al 28’, che spinge in porta un pallone facile facile dopo che Gomez si era bevuto mezza difesa calabrese, e lo stadio di Verona si conferma stregato per la Reggina, che qui dieci anni fa aveva perso lo spareggio per restare in serie A. Ora i gialloblù hanno raggiunto gli amaranto a quota 28 punti e per salire nella massima serie è bagarre.
Nel primo tempo Breda dà fiducia a Ragusa e Bonazzoli, ma la Reggina stenta e i ragazzi di Mandorlini sono sempre pericolosi. Il Verona resta in avanti anche dopo il gol del vantaggio, sfiorando ripetutamente il raddoppio con gli amaranto che non riescono a rendersi particolarmente pericolosi.
Nella ripresa Breda deve essersi fatto sentire, perché la Reggina sembrava un’altra. Ceravolo entra al posto di Marino per tentare di sfondare il fortino gialloblù e più di un’occasione sfumata per un soffio. Ma il Verona resiste e porta a casa tre punti preziosissimi in chiave promozione.
La Reggina deve ripartire dalla Samp, prossimo avversario al Granillo.
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