Ultimo aggiornamento alle 23:04
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 5 minuti
Cambia colore:
 

Porto in crisi di mercato ma la Regione la butta in politica e i sindacati l`aiutano

LAMEZIA TERME C`è una raffica di comunicati stampa che non aiuta a fare chiarezza sull`esatto esito della riunione di stamane a Catanzaro, convocata dalla Regione per decidere cosa chiedere al mini…

Pubblicato il: 29/11/2011 – 19:30
Porto in crisi di mercato ma la Regione  la butta in politica e i sindacati l`aiutano

LAMEZIA TERME C`è una raffica di comunicati stampa che non aiuta a fare chiarezza sull`esatto esito della riunione di stamane a Catanzaro, convocata dalla Regione per decidere cosa chiedere al ministro Passera nel caso in cui accolga la richiesta del governatore Scopelliti di formare a Roma un tavolo permanente, per affrontare la crisi dell`area portuale-industriale di Gioia Tauro. Hanno esternato in maniera diversa, su contenuti diversi che sarebbero emersi dallo stesso vertice, sia la vicepresidente della Regione Antonella Stasi, sia il segretario regionale del sindacato autonomo Sul, Carmelo Cozza. Ma anche il segretario comprensoriale della Cgil, Nino Calogero, ha preannunciato di voler diramare una nota, segno evidente che la megariunione odierna – si sono contati attorno al tavolo una trentina di rappresentanti di istituzioni, aziende, parti sociali – non si sarebbe conclusa con pareri univoci sanciti in un unico documento, che infatti a riunione finita doveva ancora essere scritto. La Stasi ha inserito nella sua dichiarazione ai giornali il solito elenco di richieste, a cui tiene tanto la società Medcenter, aggiungendo però due punti nuovi che sembrano irrilevanti – nella pioggia di parole – ma che invece sono straordinariamente interessanti. Prima novità: si chiede «la collocazione di Gioia Tauro – afferma il vicegovernatore, anticipando cosa la Regione intende domandare al governo Monti – nel piano della logistica nazionale»; seconda novità: si chiede al ministro «un tavolo urgente con Rfi (la società ferroviaria, ndr) per la verifica degli impegni sottoscritti nell`Accordo di programma quadro». Due proposte che sembrano buttate là, tanto per, nel lunghissimo testo diramato agli organi d`informazione, e che invece la dicono lunga sui ritardi colpevoli della Regione e sul fatto che l`amministrazione Scopelliti continui a buttarla in politica, quando invece l`argomento è serissimo e non dovrebbe essere affrontato con divisioni. Gioia Tauro, infatti, è già nel Piano nazionale della logistica – quello predisposto quando ministro era il pidiellino Matteoli, solo che il riferimento allo scalo calabrese all`interno di questo documento così nevralgico occupa appena lo spazio di un rigo, della qual cosa né la Stasi né il centrodestra calabrese si dolsero all`epoca, salvo oggi invocare il ministro tecnico per pura strumentalizzazione politica. I ritardi di Rfi, inoltre, sono dovuti in parte anche alla Regione – e la Stasi anche  su questo esterna per la prima volta, giusto perché non c`è più  “il governo amico” – perché seppure avvisata più volte dagli esponenti della giunta Loiero, che elaborarono il documento Apq, spense le luci dei riflettori che illuminavano l`evidente disimpegno della società, attraverso la propaganda dell`assessore Mancini che ripeteva che «è tutto a posto e l`Apq è un grande merito di Scopelliti». Gioia Tauro arranca sempre di più, oltre 500 lavoratori sono in cassa integrazione, le compagnie scappano, nessuna nuova flotta arriva e Scopelliti che fa? Tenta di spostare su Roma ogni responsabilità, dove Roma è da leggere come nuovo governo, non come governo Berlusconi. C`era un altro tema che era molto atteso nella riunione di oggi, cui hanno partecipato anche i sindaci del distretto portuale-industriale, i manager di Medecenter, i rappresentanti delle aziende e il presidente della Provincia Raffa, che ha evidentemente vinto il braccio di ferro con Scopelliti che prima di adesso non lo aveva mai coinvolto della discussione su Gioia, sortendo le ire del compagno di partito. Non si è parlato, però, dell`argomento che stava a cuore al Sul e al consigliere regionale scopellitiano Imbalzano, ovvero quello che riguarda il futuro della concessione totale e intoccabile con cui Medcenter gestisce il porto. O meglio, se ne è parlato ma, secondo quanto afferma il segretario Cozza nella sua nota, è stato deciso di non inserire il punto che riguarda la sottoutilizzazione attuale del porto – operative appena 13 gru su 22 e la migliore parte della banchina  trasformata in parcheggio – solo perché, si legge nel comunicato, «restano legati tutti gli interventi, già approvati dal comitato portuale, come ad esempio l`utilizzo ottimale degli spazi di banchina». A Roma, quindi, se Passera convocherà Scopelliti, quest`ultimo non toccherà l`argomento concessione a Medcenter, che secondo il Sul è stato affrontato già a livello locale, solo che nessuno se n`è accorto. Ricapitolando, le proposte forti che Scopelliti rivolgerà al ministro sono imperniate su un punto che già era stato accettato dal governo Berlusconi, solo che non portò fortuna. Si chiederà cioè di confermare la facoltà dell`autorità portuale di abbattere le tasse di ancoraggio, per invogliare le compagnie a scalare Gioia Tauro. La misura, come si ricorderà, non incoraggiò affatto nuove compagnie, anzi, la prima flotta mondiale che era in Calabria da 16 anni, la Maersk, non scala più il porto calabrese e l`autorità portuale le sta facendo causa per avere indietro i soldi che  non aveva versato, essendo in vigore l`esenzione. E` tutto da rifare, come l`interlocuzione Calabria-Roma per rilanciare il porto che, c`è da ricordare, non ha bisogno tanto della politica quanto del mercato. Quest`ultimo è controllato da un monopolista che non riesce a portare nuovi clienti e non investe. Solo che a Roma di tutto questo non si parlerà.
«La riunione odierna a Catanzaro – concludono nella nota della Cgil i segretari Calogero, La Rocca e Laganà – è stato un utile tavolo di lavoro per avviare una fase di approfondimento delle richieste e delle proposte da avanzare. I contenuti saranno posti al centro di un prossimo incontro romano che verranno sicuramente arricchiti da altri elementi di approfondimento che anche come Cgil faremo». Ancora si approfondisce, mentre i porti che il monopolista gestisce altrove – in Italia e in Africa – crescono a scapito di Gioia Tauro.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x