REGGIO CALABRIA L`accusa di corruzione contestata al consigliere regionale della Calabria Franco Morelli è da mettere in relazione alla nomina della moglie del giudice Vincenzo Antonio Giglio, Alessandra Sarlo, a commissaria dell`Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia.
La nomina è datata 12 luglio 2010 ed era avvenuta, come recitava un comunicato ufficiale della giunta regionale, «su proposta del governatore Giuseppe Scopelliti». Evidentemente, dietro la scelta di Alessandra Sarlo, si nascondevano interessi inconfessabili, almeno stando alle indagini della Dda di Milano. È quanto emerge dalla contestazione contenuta nell`ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di Morelli dal gip di Milano.
A Morelli vengono anche contestati il concorso esterno in associazione mafiosa e la rivelazione di atti giudiziari coperti da segreto. Stamattina, su disposizione della Dda di Milano, sono stati perquisiti, oltre all`ufficio di Morelli al Consiglio regionale della Calabria, una casa a Roma di proprietà della moglie del consigliere regionale e le sedi di alcune società di vari settori in cui il consigliere regionale avrebbe una partecipazione. Società di cui sarebbero partecipi alcuni affiliati alla `ndrangheta. Morelli, stamattina, è stato portato a Reggio Calabria per alcuni adempimenti legati al suo arresto ed è stato successivamente trasferito nel carcere di Opera a Milano. Nei prossimi giorni, in presenza del suo difensore di fiducia, l`avvocato Franco Sammarco, sarà sottoposto all`interrogatorio di garanzia da parte del gip di Milano.
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