Ultimo aggiornamento alle 21:20
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

«Trattativa con le cosche dopo la strage»

REGGIO CALABRIA «Tutti i capi della `ndrangheta hanno rapporti con le istituzioni. Certo, non seguono i canali classici, ma nei momenti importanti c`è sempre un avvicinamento: la trattativa è sempr…

Pubblicato il: 30/11/2011 – 13:18
«Trattativa con le cosche dopo la strage»

REGGIO CALABRIA «Tutti i capi della `ndrangheta hanno rapporti con le istituzioni. Certo, non seguono i canali classici, ma nei momenti importanti c`è sempre un avvicinamento: la trattativa è sempre esistita». La voce è camuffata dagli effetti audio, le immagini lasciano intravedere il viso solo di sfuggita. Un investigatore, un servitore dello Stato che ha catturato boss e partecipato a importanti operazioni antimafia, parla davanti alle telecamere de “Gli intoccabili”. E racconta, con una logica semplice e disarmante, ciò che ha visto nei suoi anni di servizio. Le domande dell`inviato della trasmissione di Gianluigi Nuzzi si concentrano sui metodi e i modi della trattativa. La risposta della fonte è chiarissima: «Le trattative vengono sempre richieste dal livello politico. Figuriamoci cosa può importare a un investigatore di imbastire una trattativa». Traducendo l`espressione “livello politico”, si scende nello specifico. Per farlo, bisogna andare al 15 agosto 2007, giorno della strage di Duisburg al ristorante “Da Bruno”: «In Italia si sono attivati dei canali di indagine paralleli. Ci sono arrivate informazioni da un personaggio di San Luca, che ha dato una grande mano a identificare gli autori e, per questo, è stato pagato, come tutti i confidenti, con denaro contante». La notizia, inedita e da verificare, è potenzialmente una bomba. L`inquirente spiega che, all`epoca, si mosse addirittura il ministero dell`Interno: «L`obiettivo più urgente era evitare che la guerra si allargasse. E il livello politico è intervenuto nei confronti dei capi delle organizzazioni criminali. Il senso del discorso era: “Se vi riunite e fate in modo che la guerra finisca è meglio per tutti”. Senza morti non ci sarebbe stata la pressione dell`opinione pubblica». E i rapporti tra Stato e Antistato sarebbero rientrati nella normale dinamica di quelli tra “guardie e ladri”. Una testimonianza che chiarisce un passaggio: «Tutto è avvenuto all`insaputa della Procura di Reggio Calabria», che indagava sui fatti e ha assicurato alla giustizia i responsabili. In studio, Nicola Gratteri, procuratore aggiunto della Dda reggino, dice di non essere d`accordo con la ricostruzione, e che «sulla faida di San Luca c`era un`indagine aperta da un anno e mezzo, che ci aveva portato a individuare i soggetti che, in Germania, acquistavano armi, segnalando il pericolo alle autorità tedesche. È la prima volta che ne sento parlare, domani (oggi, ndr) ne parlerò con il mio capo per valutare se sia il caso di aprire un fascicolo sulla vicenda».

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x