INFINITO | Lo stupore del Palazzo: «Un signore così educato…»

REGGIO CALABRIA È terminata intorno alle 11 di questa mattina la perquisizione nell’ufficio di Palazzo Campanella del consigliere regionale Franco Morelli, arrestato la scorsa notte per concorso esterno in associazione mafiosa, rivelazione di segreti d’ufficio e corruzione, nell’ambito di una indagine coordinata dalla procura di Milano e svolta in collaborazione con la Dda di Reggio. La stanza al secondo piano del consiglio regionale è stata perquisita per più tre ore da cinque agenti della Dia, alla ricerca di elementi utili per le indagini. L’ufficio è quello della II Commissione bilancio e programmazione, presieduta dallo stesso Morelli. Un locale poco vissuto, secondo quanto riferisce qualche impiegato delle altre commissioni presenti nello stesso corridoio. Improbabile che gli inquirenti ne cavino fuori qualcosa di importante, visto che il consigliere cosentino del Pdl frequentava la stanza 205 solo in occasione delle riunioni di commissione e del consiglio regionale. Sembra che anche i computer venissero usati poco. Stamattina non si è visto negli uffici Maurizio Priolo, dirigente della stessa commissione. L’atmosfera a Palazzo Campanella è ordinaria, nessuna agitazione di sorta, malgrado il terremoto politico che la vicenda è destinata a scatenare nei prossimi giorni. Solo qua e là si scorgono capannelli di persone intente a sussurrarsi furtivamente qualcosa. I pochi consiglieri che si aggirano in buvette non hanno intenzione di rilasciare dichiarazioni fin quando non verrà meglio alla luce l`intero quadro della vicenda. L’arresto di Morelli suscita comunque molto stupore tra i pochi dirigenti e funzionari disposti a dire qualcosa. Letteralmente esterrefatta Gabriella Triveri, funzionario della Commissione contro la ‘ndrangheta, che ha l’ufficio proprio di fronte a quello di Morelli: «Non riesco a crederci, un signore così perbene, religioso, sempre così educato e cortese con le persone».