Il consiglio nazionale di Magistratura democratica ha, oggi, deliberato all`unanimità la sospensione dal gruppo associativo di Vincenzo Giglio, arrestato il 1 dicembre 2011 dalla autorità giudiziaria del capoluogo lombardo. «Al di là del caso specifico – si legge in una nota – l`autogoverno della magistratura e le associazioni dei magistrati devono tenere una linea di intransigenza verso magistrati sedotti da frequentazioni strumentali all`ottenimento di vantaggi personali di ogni tipo, anche per propri parenti». «Riteniamo che certe “disponibilità” ad assecondare intrecci tra interessi privati e funzione giudiziaria – prosegue Md – minano la credibilità della intera magistratura e contribuiscono a generare una sfiducia diffusa nelle istituzioni, suscettibile di rendere più forte il crimine organizzato. Come magistrati siamo chiamati a creare le condizioni all`interno della nostra categoria per isolare e sanzionare condotte opache, indipendentemente dall`attivazione dei controlli penali».
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