Mancata tenuta dei registri degli inventari, poca incisività nell`azione di recupero dei canoni arretrati e bilanci con più di una discrasia. Insomma una gestione del patrimonio immobiliare da parte delle Aterp che definire “allegra” potrebbe risultare un eufemismo. La denuncia è del Comitato regione di controllo contabile che ha evidenziato «diverse criticità». Un giudizio pesante che è emerso al termine dei lavori del Comitato – presieduto da Gianluca Gallo e composto dai consiglieri regionali Candeloro Imbalzano ed Emilio De Masi – chiamato, oggi, proprio a proseguire l`indagine sul patrimonio dell`Agenzia. Un`indagine avviata dopo la pubblicazione della relazione conoscitiva sui contratti di finanza sottoscritti dalla Regione e tesa a quantificare l`intero patrimonio immobiliare gestito dalle cinque aziende territoriali. Nel corso delle audizioni dei vertici dell`Aterp il Comitato avrebbe evidenziato alcuni punti deboli nella gestione, pur se con delle differenze sostanziali tra i diversi territori. «Tra le lacune più significative – ha affermato nella nota il presidente Gallo – la mancata tenuta del registro degli inventari, l’insoddisfacente azione di recupero dei canoni arretrati e discrasie di bilancio». Non aspetti secondari, secondo il consigliere regionale dell`Udc viceversa «rilevanti». Anomalie che, per il presidente Gallo dovrebbero essere risolte «in collaborazione con i referenti delle stesse Aterp». «Siamo impegnati – sostiene l`esponente politico – ad approfondire per individuare e rimuovere le cause che frenano una più lineare ed efficace gestione delle stesse Aziende territoriali, a volte con pregiudizio delle finanze pubbliche. Il Comitato, con la condivisione dei colleghi consiglieri Candeloro Imbalzano ed Emilio De Masi, sta conducendo un’attività con forte determinazione unitaria che punta a ricercare ed eliminare eventuali anomalie affinché il patrimonio delle Aterp venga gestito al meglio, evitando così ogni possibile spreco di risorse, da recuperare e reinvestire in percorsi di crescita e sviluppo». Sarà così. Ma visti i tanti tentativi in tale direzione diventa veramente una missione impossibile.
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