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Energia pulita: «L`assessore rimetta l`incarico e ripassi la storia»

REGGIO CALABRIA «Chieda scusa e si dimetta». Il movimento Energia pulita, rappresentato al Comune di Reggio dai consiglieri Massimo Canale e Antonino Liotta, invoca le dimissioni dell’assessore all…

Pubblicato il: 07/12/2011 – 16:40
Energia pulita: «L`assessore rimetta l`incarico e ripassi la storia»

REGGIO CALABRIA «Chieda scusa e si dimetta». Il movimento Energia pulita, rappresentato al Comune di Reggio dai consiglieri Massimo Canale e Antonino Liotta, invoca le dimissioni dell’assessore all’Urbanistica Luigi Tuccio, colpevole di aver definito Roberto Benigni «ebreo comunista miliardario» sulla sua pagina Facebook.
Si legge in un comunicato: «Siamo sbigottiti dall’apprendere dalle cronache nazionali che l’assessore Luigi Tuccio si sia lasciato andare ad esternazioni che manifestano una chiara intenzione pericolosamente razzista e discriminatoria. Definire Roberto Benigni “ebreo comunista miliardario” è molto più di uno scivolone come lo stesso Tuccio vorrebbe far credere, bensì è la manifestazione di una totale assenza di rispetto della dignità umana». Anche i tentativi dell’assessore di rimediare alla gaffe non hanno fatto altro che peggiorare la situazione: «Riteniamo gravissime – prosegue la nota di Ep – le esternazioni immediatamente successive quando l’assessore, del tutto incurante del ruolo istituzionale che riveste, aggiunge: “Il fatto che io non provi simpatia verso il popolo ebreo, non credo sia un’offesa”. Qualora si possa provare simpatia o antipatia per un popolo, ci preoccupa che l’assessore abbia antipatia proprio verso il popolo ebraico, la cui storia ci sembra superfluo ricordare giacché ha segnato una delle pagine più atroci e dolorose della storia dell’umanità».
Secondo il movimento ambientalista, Tuccio «già in passato non ci aveva risparmiato le sue osservazioni sul ruolo della donna in politica e nella società che, a suo dire e riprendendo testualmente, non può prescindere “dall’originario ruolo della donna quale basilare elemento all’interno della famiglia. Lo stesso ruolo della donna casalinga va valorizzato, maggiormente enfatizzato e soprattutto economicamente sostenuto”. Vogliamo rassicurare Tuccio che le donne possono svolgere il proprio ruolo sociale e politico anche esclusivamente e senza dover far la casalinga o  l’angelo del focolare. E vogliamo anche aggiornarlo che siamo ben lontani dagli anni del nazismo, del fascismo e delle leggi razziali. Per fortuna la nostra Costituzione ci ricorda che viviamo in una democrazia e che il principio di eguaglianza ne è uno dei principi fondamentali». Poi l’affondo finale: «Consigliamo a Tuccio di rimettere il proprio incarico per dedicarsi a un ripasso approfondito della storia e a una lettura attenta della Costituzione italiana».
TRIPODI In una nota, da parte sua, il segretario regionale del Partito dei comunisti italiani, Michelangelo Tripodi, afferma: «Non si sono scuse che reggano. Le parole di Luigi Tuccio si commentano da sole e impongono le sue immediate dimissioni. Ogni minuto che passa senza che Tuccio si dimetta è uno schiaffo alla civiltà del nostro Paese».

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