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I pm: Rappoccio deve essere processato

“Rappoccio dovrà essere processato”. Il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Ottavio Sferlazza e il sostituto Stefano Musolino hanno chiesto il rinvio a giudizio per il consigliere regionale acc…

Pubblicato il: 08/12/2011 – 10:44
I pm: Rappoccio deve essere processato

“Rappoccio dovrà essere processato”. Il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Ottavio Sferlazza e il sostituto Stefano Musolino hanno chiesto il rinvio a giudizio per il consigliere regionale accusato di corruzione elettorale. Nelle scorse settimane era stata notificata la chiusura delle indagini. E lo stesso esponente della maggioranza aveva già previsto: “Apprendo dal mio legale l`avvocato Giacomo Iaria, che a sua volta ha appreso informalmente dagli organi giudizialmente preposti, – ha affermato giorni fa Rappoccio – che sarà disposto nei miei confronti “decreto di citazione diretta a giudizio” in ordine alle vicende, di cui mio malgrado sono stato oggetto sulle cronache locali».
Secondo gli inquirenti, durante la campagna elettorale per le elezioni regionali, Rappoccio avrebbe prospettato «concrete possibilità di lavoro presso cooperative strumentalmente costituite che avrebbero dovuto operare in vari settori fra cui, dopo il fallimento di altri fantomatici progetti (sportello informativo, orto botanico per piante rare e palestra per riabilitazione di soggetti disabili), anche in quello fotovoltaico, creando a tal fine la cooperativa “Alicante” e successivamente altra denominata “Iride solare” così inducendo a promettere il proprio sostegno elettorale, e quello di amici e congiunti, a circa 850 persone, partecipanti a un bando di concorso le cui prove scritte venivano espletate verso la fine del 2009 (prima delle elezioni quindi, ndr) e mentre quelle orali, iniziate in data 17 maggio 2010 (dopo le elezioni, ndr), venivano sospese il 16 settembre 2010». «In particolare – scrivono ancora i magistrati – a ciascun aspirante veniva richiesto un impegno elettorale per il raggiungimento dell’obiettivo della creazione dei posti di lavoro ed a tal fine venivano consegnate delle schede che poi venivano restituite alla segreteria del Rappoccio in cui figurano annotati i nominativi degli elettori di cui veniva assicurato il voto, con indicazione del seggio e della sezione elettorale”. L`esponente della maggioranza, che sostiene il governatore Scopelliti, in caso di condanna perderebbe lo scranno di Palazzo Campanella.

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