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Reggio sommersa da tonnellate di rifiuti

A Reggio è emergenza rifiuti. Una situazione gravissima dal punto di vista igienico-sanitario che ha trasformato la maggiore città calabrese in una grande pattumiera. Per le strade, tonnellate di s…

Pubblicato il: 10/12/2011 – 11:27
Reggio sommersa da tonnellate di rifiuti

A Reggio è emergenza rifiuti. Una situazione gravissima dal punto di vista igienico-sanitario che ha trasformato la maggiore città calabrese in una grande pattumiera. Per le strade, tonnellate di spazzatura non vengono raccolte da giorni. I marciapiedi, anche in pieno centro, sono ormai completamente ostruiti dai cumuli di immondizia, rilasciando liquami e un olezzo nauseabondo. Nella notte, sono stati dati alle fiamme alcuni cassonetti. In alcune zone della città sono stati visti dei ratti. I reggini sono esasperati. Ma soprattutto sono fortemente preoccupati per un`emergenza scaturita dalle proteste dei lavoratori della società mista Leonia, che accreditano diversi stipendi.
Negli ultimi mesi, sit-in e brevi scioperi dei dipendenti dell`azienda si sono verificati spesso per chiedere il pagamento delle spettanze arretrate. Il problema è che la crisi si è aggravata, che le promesse sono state disattese e che, adesso, i lavoratori non credono più alle rassicurazioni di Palazzo San Giorgio. Non ne vogliono più sapere: la linea di credito dell`amministrazione comunale si è esaurita. Il servizio viene garantito solo negli ospedali, nelle carceri e nelle aree mercatali.
La situazione è completamente sfuggita di mano alla politica, a cui gli interlocutori, cioè gli operai, non riconoscono più nessuna credibilità. Tutto questo sta mettendo seriamente a repentaglio la salute dei cittadini. Tant`è che i vertici della Leonia hanno sollecitato al Prefetto un immediato intervento: «Sono a rischio ordine pubblico e salute».
Non sarebbero state rispettate le norme sulla garanzia dei servizi pubblici essenziali e per questo l`azienda ha chiesto la precettazione dei suoi dipendenti. Ma la verità è che quello che viene indicato come uno “sciopero selvaggio” altro non è che l`inevitabile conseguenza della rabbia e dell`esasperazione degli operai, che non ci stanno più. La crisi economica si fa sentire soprattutto su di loro, che rappresentano le fasce più deboli della popolazione reggina. Molti sono sposati e con figli a carico. Qualcuno deve curare stretti congiunti gravemente ammalati e non sa come fare fronte alle spese mediche. Intanto il Palazzo promette, ma i lavoratori ovviamente sono diventati sordi. Spiegano che anche per loro si avvicina il Natale. Pericolosamente, si avvicina: perché, con molti reggini emigrati che rientreranno in città per le feste e con l`incremento dei consumi, la situazione igienico-sanitaria, di questo passo, continuerà ad aggravarsi. Reggio assomiglia a una bomba ecologica. Tra i tanti segnali di sgretolamento del sistema cittadino, questo è forse il più allarmante.

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